Come prevedibile, l’annuncio dell’interruzione della produzione di vetture Maserati nello stabilimento di Modena è diventato, rapidamente, un importante caso mediatico. Come confermato dallo stesso amministratore delegato di FCA Sergio Marchionne, a Modena non ci sarebbero gli spazi e le infrastrutture per raggiungere importanti volumi di produzione e, di conseguenza, per il suo futuro Maserati dovrebbe puntare esclusivamente sul polo industriale piemontese formato dal siti di Grugliasco e Mirafiori. Al momento, la GranTurismo e la GranCabrio, ovvero i modelli prodotti a Modena da Maserati, usciranno di produzione senza essere sostituite.
Lo stop della produzione Maserati a Modena, nello stabilimento continueranno ad essere prodotte l’Alfa Romeo 4C e la 4C Spider, come detto in precedenza, sta suscitando enorme interesse. In queste ore, la Gazzetta di Modena ha pubblicato un’interessante intervista a Daniele Sitta, ex assessore all’urbanistica del comune emiliano, che ha sottolineato, potenzialmente, il sito di produzione di Modena potrebbe essere ampliato.
Ecco le parole di Sitta: “Vorrei ricordare a chi afferma che nel sito Maserati di Modena non vi sono le possibilità di ampliamento che non è così. Nel 2006/2007, in un momento allora di crescita della produzione Maserati, definimmo con i vertici della Maserati di allora, un accordo che prevedeva l’ampliamento dello stabilimento utilizzando il confinante campo di calcio (previsto in spostamento). Avevamo definito pressoché tutto e vi era già anche il progetto dell’architetto Roberto Corradi, lo stesso architetto che ha progettato la bellissima torre Maserati. Poi arrivò la crisi del 2008 e tutto purtroppo si fermò”.
I margini per l’ampliamento del sito di produzione modenese sono notevoli. Continua Sitta: “Ricordo che al di là della ferrovia e collegabile con il sito Maserati, ci sono le ex Fonderie. Quindi di spazi ce ne sono finché si vuole e non si utilizzi questa ridicola scusa per motivare scelte diverse”
E’ chiaro, in ogni caso, che gli interessi di FCA, almeno per quanto riguarda la produzione (a Modena resta operativo il reparto di ricerca e progettazione di Maserati) sono lontani dal comune emiliano. Per il futuro di Maserati, come detto in precedenza, la produzione dovrebbe concentrarsi sulle strutture di Grugliasco, la cui capacità produttiva è superiore alla domanda del mercato per Ghibli e Quattroporte, e Mirafiori, dove il Levante dovrebbe riuscire a garantire volumi sufficienti per occupare gran parte delle potenzialità dello stabilimento in attesa dell’uscita dalla produzione della MiTo e l’arrivo di nuovi modelli sempre a marchio Alfa Romeo.
Nel corso dei prossimi mesi, soprattutto dopo la piena commercializzazione del Levante, il nuovo SUV che rappresenta un progetto decisivo per il successo del piano di crescita di Maserati, il futuro del marchio italiano e dei vari modelli sarà più chiaro. Per ora non ci resta che restare in attesa di ulteriori aggiornamenti ricordando che nel mese di luglio è già programmato un incontro tra i vertici di FCA e i sindacati per chiarire definitivamente il futuro del polo di Modena. Continuate a seguirci per saperne di più.