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FCA vendite Usa, accuse di numeri gonfiati

Fca volano i conti. Magneti Marelli, nessuna cessione

Problemi in America per il gruppo Fca dopo che due concessionari hanno fatto causa alla stessa società con l’accusa di averli spinti a “gonfiare” i numeri delle vendite. La risposta ufficiale da parte dei vertici dell’azienda italo-americana non si è fatta attendere.

Fiat Chrysler numeri gonfiati

Come pubblicato su “Automotive News”, è stato presentato un procedimento legale lo scorso martedì a Chicago da parte di due concessionari del Napleton Automotive Group. L’accusa è la seguente: Fiat Chrysler pagava i venditori per riportare numeri gonfiati l’ultimo giorno del mese, per poi correggerli il giorno successivo.

Nello specifico sarebbero stati promessi 20mila dollari a Edward Napleton per dichiarare di aver venduto 40 veicoli in più rispetto ai numeri reali.

Ieri, dopo la diffusione della notizia, il titolo del gruppo ha accusato un forte ribasso a Piazza Affari registrando una perdita del 7,9 per cento.

Fca comunicato ufficiale

La Fca ha risposto alle accuse mosse dai due concessionari tramite il seguente comunicato ufficiale: ‘Fiat Chrysler Automobiles ha appreso nella tarda giornata di ieri di una causa intentata in una Corte Federale dell’Illinois da due concessionari statunitensi dell’Illinois e della Florida. L’azione è proposta nei confronti di Fca Us Llc e Fca Realty Llc. I concessionari che hanno promosso la causa sono due dealer del più vasto gruppo Ed Napleton Automotive Group. Nella causa si lamenta il fatto che Fca Usa si sarebbe resa responsabile di falso reporting delle proprie vendite. Nonostante le numerose richieste di fornire la prova di tale supposta attività, gli attori si sono rifiutati di mostrare il fondamento delle loro accuse. Fca ha condotto una indagine sui fatti ed ha concluso che tali accuse sono prive di fondamento. Gli attori hanno ricevuto comunicazione di tale conclusione prima che promuovessero la causa’.

I vertici del gruppo hanno poi proseguito nella loro disamina, mettendo in risalto che la causa rappresenta il risultato di due dealer scontenti che ‘hanno sistematicamente mancato di adempiere ai loro impegni a partire almeno dal 2012 ed hanno anche usato per diversi mesi la minaccia di avviare il contenzioso nell’ingiusto tentativo di costringere Fca Us a riservare loro un trattamento speciale’.

Ricordiamo che negli Stati Uniti, il gruppo Fiat Chrysler ha raggiunto i 69 mesi consecutivi di incremento consecutivo nelle vendite, a soli cinque mesi dal record mondiale detenuto dalla tedesca Audi.

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