Alfa Romeo ha deciso di riportare in vita l’iconica targhetta GTA con le nuove Alfa Romeo GTA e GTAm che abbiamo avuto modo di conoscere in diversi articoli. Gli ultimi modelli GTA prodotti in serie dalla casa automobilistica di Arese furono la 156 e la 147, equipaggiate entrambe da un motore V6 da 3.2 litri ad aspirazione naturale capace di scaricare sulle ruote anteriori ben 250 CV di potenza.
Tuttavia, l’ultima auto ad indossare il badge GTA, prima della Giulia, fu l’Alfa Romeo Mito, ossia la vettura che aveva l’obiettivo di comandare il segmento premium delle compatte. In particolare, il Biscione presentò l’Alfa Romeo Mito GTA sotto forma di concept durante il Salone di Ginevra del 2009.
Alfa Romeo Mito GTA: il potente concept mai prodotto dal Biscione
Rispetto al modello originale, l’auto vantava una carrozzeria più aggressiva e un motore turbo a quattro cilindri da 1.75 litri, abbinato a un cambio manuale a 6 marce, capace di sviluppare una potenza di 240 CV.
La Mito si basava sulla stessa piattaforma di Fiat Grande Punto e Opel Corsa e veniva offerta in una gamma di motori turbo benzina fra cui il due cilindri TwinAir da 0.9 litri di Fiat e il quattro cilindri da 1.4 litri con potenza fino a 170 CV.
In fase di presentazione del concept, Alfa Romeo affermò che la Mito GTA era in grado di raggiungere una velocità massima di 250 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in soli 5 secondi. Se la compatta avesse raggiunto la produzione, sarebbe diventata la vettura più potente e veloce in quel periodo nella sua categoria.
Come ogni altra GTA, gli ingegneri della casa automobilistica di Arese si concentrarono nella riduzione di peso. Infatti, alcune parti dell’Alfa Romeo Mito GTA, come il tetto e lo spoiler posteriore, vennero realizzati in fibra di carbonio. Inoltre, le sospensioni, il telaio e le componenti del sistema frenante vennero costruiti in alluminio.
La show car mostrata al Salone di Ginevra disponeva di un diffusore posteriore piuttosto prominente con dei terminali di scarico integrati come una vera auto da corsa, un paraurti anteriore ridisegnato con prese d’aria più grandi, uno splitter anteriore più pronunciato e una nuova versione della griglia Alfa Romeo.
Rispetto alla Mito standard, l’Alfa Romeo Mito GTA aveva un assetto più basso di 20 mm, oltre a disporre di ammortizzatori con controllo elettronico e delle sospensioni attive. L’abitacolo della compatta sportiva era stato spogliato del sedile posteriore e al suo posto venne posizionato un rinforzo che fungeva anche da supporto per le cinture di sicurezza.
Gli interni disponevano di un paio di sedili avvolgenti leggeri e volante e leva del cambio completamente nuovi. La Mito GTA era quasi pronta per essere prodotta ma purtroppo la crisi finanziaria di quel periodo non permise alla casa automobilistica milanese di giustificare i costi di sviluppo.
1.8 TBI 230cv (di base)…. sospensioni SDC…peccato che rimase un prototipo
Giorgio La Via 1750 241cv
Ci ho lavorato all’inizio…era tutto in evoluzione, la base era il motore della Giulietta
Fattela Hybryd…visto il clima.