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Maserati: un suo dipendente coinvolto nei furti di auto di lusso

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Un curioso episodio ha coinvolto indirettamente la celebre casa automobilistica italiana di Maserati nelle scorse ore.  Un uomo di nazionalità Marocchina di 34 anni, che lavorava come operaio nello stabilimento Maserati di Grugliasco, è stato arrestato nelle scorse ore, in quanto accusato di essere capo di una banda specializzata nei furti di automobili di lusso. Questi furti sarebbero avvenuti nel milanese e anche nel parcheggio dello Juventus Stadium. L’uomo era riuscito ad evitare di essere arrestato nel corso del blitz che le forze dell’ordine hanno effettuato lo scorso Mercoledì 14 Settembre. Infatti il protagonista di questa vicenda in quella data si trovava nel suo paese per le ferie e per sposarsi. Secondo Maserati invece l’uomo risultava essere in malattia  fino al 20 Settembre 2016.

L’uomo, dipendente di Maserati, in manette dopo breve fuga

L’uomo nel momento che ha scoperto di essere braccato dalla polizia ha cercato la fuga. Questa però è durata solo poche giorni, infatti la sua Lancia Ypisolon, è stata individuata dalla guardia civile Spagnola, mentre l’uomo dal Marocco sbarcava in Europa dalla Spagna. Grazie alla segnalazione dei colleghi spagnoli, le forze dell’ordine italiano hanno potuto mettere il marocchino, dipendente di Maserati, in manette, una volta che questo ha oltrepassato il confine italiano con la sua automobile. Secondo la polizia l’arrestato non era un semplice componente della banda, ma risultava esserne il capo. Egli infatti non solo partecipava in modo attivo ai furti delle auto, ma inoltre si premurava di trovare le persone che successivamente avrebbero portato le vetture rubate all’estero. 

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Maserati: un suo dipendente coinvolto nei furti di auto di lusso nel milanese

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Di Bmw, Mercedes e Land Rover le auto più rubate dalla banda

A quanto pare, questa banda di criminali si era specializzata in furti di automobili costose, come Bmw, Mercedes e Land Rover. Secondo gli inquirenti, le tecniche adottate dal team di criminale erano piuttosto sofisticate. Ad esempio, spesso veniva utilizzata la riprogrammazione delle centraline, allo scopo di mettere in movimento le auto che poi successivamente venivano portate in specifiche aree, da dove questi veicoli grazie ad un’apposita documentazione falsa, stampata in un ufficio vicino Milano, venivano poi portate in tutta Europa. Insomma un bel giro di affari illegali a cui le nostre forze dell’ordine hanno messo fine. Vedremo adesso quali provvedimenti Maserati prenderà nei confronti di questo suo operaio poco rispettoso delle leggi del nostro paese.

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