La prossima settimana, dopo oltre tre mesi di stop produttivo, riprenderà la produzione della Fiat Panda nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. La segmento A del marchio italiano è, da tempo, il modello più venduto in Italia e contribuisce in misura significativa al sostegno dell’economia locale grazie anche ad un indotto considerevole che, in questi mesi di stop, ha registrato non pochi problemi.
La ripresa produttiva della Fiat Panda è un’ottima notizia anche per lo stabilimento FCA di Termoli. Il sito, sede di produzioni di motori e cambi per diversi modelli dell’azienda, è direttamente collegato all’attività di produzione della Panda a partire dalla fornitura dei motori della city car. Se la produzione della Panda dovesse riprendere a pieno ritmo, quindi, per Termoli si tratterebbe di un’ottima notizia in quanto lo stabilimento molisano, come molti altri siti di FCA, sta facendo i conti con una produzione a singhiozzo in questa fase due.
La conferma di quanto detto arriva anche dal segretario regionale della Fim-Cisl, Riccardo Mascolo che sottolinea: “la riapertura della Fca di Pomigliano può aiutare lo stabilimento di Termoli. Siamo fornitori del modello Panda con i nostri propulsori. Siamo preoccupati della situazione attuale in cui verte il settore automotive e quindi ogni spiraglio che si apre diventa una boccata d’ossigeno. Consapevoli che il perdurare di tale emergenza ci impegna a cercare nuove soluzioni per salvaguardare la nostra realtà FCA molisana”
Ricordiamo che il futuro dello stabilimento di Termoli è legato al programma di elettrificazione della gamma dei modelli FCA. Da pochi mesi, infatti, nello stabilimento molisano sono partiti i lavori di pre-produzione dei nuovi motori FireFly che, a partire dal 2021, arriveranno su diversi modelli dell’azienda. I nuovi motori FireFly in produzione a Termoli saranno pronti per l’elettrificazione e dovrebbero essere parte integrate di diversi modelli chiave del futuro di FCA.
Anche il nuovo Alfa Romeo Tonale, in produzione dalla seconda metà del 2021 proprio nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, potrà contare su di un nuovo propulsore (un inedito 1.5 FireFly) che entrerà in fase produttiva a Termoli tra circa un anno. Il legame tra i due stabilimenti di FCA, quindi, è destinato a diventare sempre più stretto con l’attività di produzione di Pomigliano d’Arco che risulterà fondamentale per il futuro delle attività di Termoli.
Fiat Panda: la produzione riprenderà a pieno regime?
Nel corso delle prossime settimane scopriremo quali saranno i piani produttivi di FCA per la Fiat Panda. La city car è legata a doppio filo al mercato italiano che vale circa il 75% delle vendite complessive (stando ai dati registrati nel corso del 2019 in Europa). E’ chiaro, quindi, che i dati del mese di maggio, con la Panda che ha registrato meno della metà delle unità vendute rispetto al maggio dello scorso anno, sono del tutto insufficienti per sostenere l’intera filiera collegata alla produzione della city car.
L’arrivo dei nuovi incentivi auto, di cui si parla già da diverse settimane ma che, al momento, non sono ancora ufficiali, potrebbe garantire un’importante spinta per le vendite dell’intero mercato auto e, quindi, sostenere la domanda di Fiat Panda per tutto il periodo di crisi che si prospetta per i prossimi mesi.
Ricordiamo, inoltre, che da questa settimana Fiat ha reso disponibile in Italia la nuova Fiat Panda Easy Hybrid, nuova variante “entry level” della gamma della Panda Hybrid, precedentemente disponibile solo con gli allestimenti più completi come City Cross. Il lancio di questa nuova versione, ordinabile al prezzo promozionale di 9,900 Euro, potrebbe garantire un’importante spinta alle vendite della city car nei prossimi mesi.
In merito alla ripresa della produzione della Panda e alla situazione del mercato italiano, registriamo le parole del coordinatore Nazionale Settore Automotive Fim-Cisl, Raffaele Apetino “è necessario che il Governo non faccia la parte dello spettatore non pagante e che anzi si attivi come stanno facendo altri paesi europei con misure specifiche a sostegno della filiera dell’auto, per favorire la ripartenza di un settore strategico come quello dell’automotive, che pesa per il 7% del Pil Nazionale e che dà lavoro ad oltre 278 mila persone”