Una auto cointestata significa che ha due proprietari con i medesimi diritti sul mezzo e su cui gravano i medesimi adempimenti. Sono diversi i motivi per cui spesso alcuni veicoli sono cointestati. Oggi vedremo come fare per togliere uno dei due cointestatari dal libretto di circolazione del veicolo. Una guida approfondita dell’adempimento, partendo naturalmente dai motivi che possono spingere i proprietari a doverlo fare.
Auto cointestata, di cosa si tratta e perché c’è chi utilizza questa soluzione
Assegnare la proprietà di una auto a più soggetti, questo c’è alla base di un veicolo che viene cointestato. Va detto innanzi tutto che una auto cointestata espone i soggetti interessati ad alcune problematiche relative alla proprietà del veicolo, alla polizza assicurativa obbligatoria ed al bollo auto.
Sostanzialmente sono due i motivi che possono spingere delle persone a cointestare un veicolo. Il primo motivo può essere, per così dire, meccanico, nel senso che non si può fare diversamente. Per esempio, è il caso di una auto che finisce agli eredi dopo la morte del proprietario. Due fratelli che ereditano l’auto da un genitore per esempio. In questo caso entrambi i fratelli finiranno con l’essere annotati come cointestatari del veicolo del padre o della madre. Probabilmente però, la motivazione che spinge più facilmente a cointestare una auto è il risparmio sui costi di immatricolazione, gestione e possesso del veicolo.
Pagare l’Iva ridotta, essere esenti dal bollo o pagarlo in misura minore, risparmiare sulla polizza auto. Sono i più diffusi motivi che spingono alcuni soggetti ad optare per la co-intestazione di una auto.
I problemi di una auto cointestata
Il primo problema che balza agli occhi nel caso di una auto cointestata è quello di una sua eventuale vendita. Come accade con qualsiasi bene di cui sono proprietari due o più individui, in caso di vendita servono le firme di tutti i proprietari di quel bene. Ed è lo stesso per una auto cointestata. La firma sul classico atto di vendita deve essere apposta da tutti i proprietari cointestatari.
Guai seri se uno dei due risulta deceduto o semplicemente irreperibile. Occorrerebbe nel caso di vendita, prima adoperarsi a fare un passaggio di proprietà interno, cioè acquisendo la proprietà unica del veicolo per l’unico soggetto reperibile.
Quando un veicolo è cointestato, se chi lo utilizza di solito non paga il bollo auto, anche l’altro cointestatario risulta obbligato in solido al pagamento.
Assicurazione auto e auto cointestata
Più complicato il discorso da fare in materia di assicurazione. L’assicurazione su una auto cointestata, deve tenere conto di entrambi i proprietari, inserendo il veicolo nella classe di rischio del proprietario più giovane e quindi innalzando il premio da pagare.
Per via della legge Bersani o delle nuove polizza famigliari, il piccolo vantaggio che una co-intestazione da in termini di premio, è venuta meno. Infatti anche un neopatentato può diventare contraente di un veicolo entrando nella stessa classe di merito del padre per esempio.
Naturalmente pagando di più per via della sua classe di rischio superiore in quanto neopatentato. Ma risparmiando molto rispetto ad un ingresso in classe 14 senza (meccanismo Bonus Malus) collegamenti a polizze degli altri componenti del nucleo familiare più esperti in fatto di guida.
Perché togliere un intestatario dal veicolo
Per diverse ragioni può sopraggiungere la necessità di togliere un intestatario dal libretto di circolazione. Abbiamo già accennato al caso di vendita del veicolo. Per evitare di dover essere entrambi presenti al momento della sottoscrizione dell’atto di vendita, uno dei due cointestatari potrebbe benissimo essere eliminato.
Oppure nel caso in cui uno dei due cointestatari abbandoni il nucleo familiare, potrebbe essere utile eliminare l’altro. Un figlio che va via di casa, potrebbe così, dietro rinuncia del padre, diventare titolare della classe di merito ottenuta con le normative di favore prima citate e con auto cointestata col padre.
Come eliminare la co-intestazione di una auto
Gli uffici a cui rivolgersi per togliere il nome dell’altro intestatario di un veicolo sono la Motorizzazione Civile, l’ACI (Automobile Club Italia o una Agenzia di Pratiche Automobilistiche. Si tratta di una pratica che è un vero e proprio, nuovo, passaggio di proprietà. In pratica, quando c’è una co-intestazione anche l’auto è divisa in quote. Due intestatari, due quote. E quando si espleta la pratica di cancellazione di uno dei due, in pratica, colui che cancella l’altro non fa altro che rilevare la quota.
Una volta espletata la procedura il nome del secondo intestatario sparisce dal libretto di circolazione e l’auto diventa mono-intestataria. Come prassi, i documenti da presentare a cura di chi si deve intestare l’auto al 100% sono:
- CDP (Certificato di proprietà), sia digitale che cartaceo o il nuovo DUC (documento Unico di Circolazione);
- Atto di vendita con le firme dei due co-intestatari (se sono solo due, oppure la firma di tutti gli intestatari nel caso siano più persone);
- Modello di aggiornamento del DUP o del libretto di circolazione (Mod. TT2119);
- Documento di riconoscimento e codice fiscale di chi si intesta tutta l’auto.
Auto cointestata, quanto costa eliminare l’altro proprietario
Come dicevamo prima, si tratta di un vero e proprio nuovo passaggio di proprietà. Oltre che la documentazione da presentare e la prassi da seguire, questo viene dimostrato anche dai costi da sostenere. Si paga quindi l’imposta di trascrizione che come tutti sanno, varia in base al luogo di residenza, o meglio la Provincia. Inoltre l’imposta di trascrizione cambia anche in base alla tipologia di veicolo oggetto della procedura.
I costi fissi sono gli emolumenti dell’Automobile Club Italia che sono pari a 27 euro, l’imposta di bollo da 32 euro (eventualmente altri 16 euro di imposta di bollo per rilascio del DUP), i diritti da 10,20 euro, 16 euro di marca da bollo per l’autentica. Utilizzare le Agenzie di Pratiche Automobilistiche significa dover pagare anche il costo dell’operazione che naturalmente è variabile in base all’Agenzia prescelta.
Il pagamento del corrispettivo di questo passaggio di proprietà si fa tramite i canonici bollettini postali prestampati da parte della Motorizzazione. Se la pratica è effettuata all’ACI invece, si può pagare direttamente in ufficio in contanti o tramite bancomat. Lo stesso per le Agenzie di Pratiche Automobilistiche.
Auto cointestata, le ultime cose da ricordare quando si toglie la co-intestazione
Una volta eliminata la co-intestazione, occorre provvedere ad avvisare la propria compagnia di assicurazione che deve eliminare il secondo nome anche dal contratto RC Auto. E naturalmente deve rivedere la tariffa applicata e di conseguenza anche rivedere il premio da far pagare a quello che diventa intestatario unico del veicolo.
Per il bollo auto invece non c’è da fare nulla, tenendo però a mente che fino alla variazione al Pubblico Registro Automobilistico la responsabilità resta solidale tra i due cointestatari. Se il bollo auto scade prima del passaggio di proprietà, eventuale omissione di pagamento ricade quindi anche sul vecchio co-intestatario. Per bolli che scadono in data successiva all’avvenuta variazione al PRA invece, l’unico responsabile anche del bollo auto diventa il mono-intestatario.