Rivoluzione bodycam della Polizia: per chi guida auto e moto e per tutti i cittadini, cosa sapere delle telecamere. Parliamo si una soluzione pratica ed economica, un occhio elettronico portatile, piccolo e compatto che funziona a batteria, facile da utilizzare. Come spiega su dirittoegiustizia.it Stefano Manzelli, coordinatore sicurezza urbana, le Forze dell’ordine impegnate in attività di ordine pubblico ora hanno a disposizione le bodycam: un moderno sistema tecnologico di prevenzione e repressione dei reati. Da utilizzare solo in particolari condizioni di rischio.
Le immagini catturate non sono considerate dati biometrici e potranno essere conservate per un periodo massimo di sei mesi. Lo ha evidenziato il ministero dell’Interno con la circolare 555/III-OP/DIV.1° del 18 gennaio 2022 e le relative linee guida.
Gli apparecchi, meno di mille esemplari in tutto, saranno distribuiti tra i Reparti Mobili della Polizia di Stato, a cui andranno 700 bodycam, e i battaglioni dell’Arma dei Carabinieri, a cui andranno le restanti 249 videocamere.
Bodycam per provare l’accaduto
Le bodycam sono un ulteriore strumento di documentazione degli accadimenti e, nel contempo, di tutela del personale operante. I video registrati durante l’attività delle forze dell’ordine verranno conservati dal sistema come prova dell’accaduto. Può succedere che le versioni di cittadino e Forze dell’ordine sull’accaduto e sullo svolgimento dei fatti siano differenti. Con la telecamera, si filma, si documenta. A tutela di tutti.
L’avvio della registrazione potrà essere disposto solo dal responsabile del servizio ogni qualvolta l’evolversi degli scenari faccia intravedere l’insorgenza di concreti. E reali situazioni di pericolo di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica. O quando siano perpetrati fatti costituenti reato. E la registrazione dovrà essere interrotta invece quando venga meno la necessità di documentare gli eventi. Questo vale anche per chi va in auto.
Può anche darsi che da un controllo inerente il Codice della Strada si arrivi poi a eventi che riguardano il Codice Penale.
Privacy e telecamere: parola al Garante
Il Garante della privacy ha dato il via libera sia al ministero dell’Interno sia all’Arma dei Carabinieri per l’impiego di questi dispositivi tecnologici. Ma viene vietata la registrazione continua e l’utilizzo di sistemi di riconoscimento facciale. I filmati, inoltre, una volta scaricati e inviati ai server centrali, saranno cancellati automaticamente dalla memoria della bodycam.