A Melbourne sventolano le bandiere rosse. Il terzo Gran Premio, affrontato sul circuito dell’Albert Park, si chiude con Charles Leclerc in trionfo. Autore di spettacolari qualifiche, il 24enne ha chiuso il week-end nel miglior modo possibile. Il verdetto parla chiaro: pole position, giro e vittoria senza mai cedere il comando delle operazioni fino alla bandiera a scacchi. Una gioia sia per il pilota sia per tutto il team, incluso il boss Mattia Binotto.
Binotto: le dichiarazioni dopo il successo di Charles Leclerc nel Gran Premio d’Australia
L’alfiere della Maranello chiude la terza prova del campionato del mondo di Formula 1 con il primo Grand Chelem della carriera. E regala al Cavallino Rampante il secondo successo stagionale, andando in fuga nella classifica generale piloti, favorito dal ritiro di Max Verstappen. L’olandese è stato costretto al ritiro durante il 39° giro, ma non ha mai impensierito il rivale. Nonostante la doppia Safety Car e il cambio di gomme anticipato, il driver della Red Bull non è mai apparso in controllo del proprio destino. E così punti alla compagine di Christian Horner li ha garantiti solo quella che sulla carta sarebbe la seconda guida, il messicano Sergio Perez.
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il team manager della Ferrari, Binotto, ha espresso felicità e soddisfazione per il verdetto favorevole a Charles Leclerc. Perché una vittoria lascia sempre un sapore dolce in bocca. La monoposto, la squadra e i piloti stanno dando prova di essere tutti competitivi, perciò sono compiaciuti e sperano di andare avanti così. Non pensano a focalizzarsi sul rendimento della concorrenza. Il focus è completamente spostato su loro stessi. Nella terra dei canguri sono approdati con l’obiettivo di dare il meglio. E, come hanno visto dal primo GP in Bahrain, per vincere ogni dettaglio va curato alla perfezione. È la mentalità dell’intero collettivo. Una filosofia in grado di ripagare con i dovuti interessi.
Fine settimana da cancellare per Carlos Sainz
Binotto si è poi soffermato sul fine settimana negativo di Carlos Sainz. Lo spagnolo scattava dalla nona posizione, dopo vari problemi riscontrati nel terzo turno delle qualifiche disputato ieri. Al semaforo verde è rimasto impantanato, retrocedendo al 14° posto e ha avuto vita davvero breve sul circuito. Al 3° giro ha perso le redini della F1-75, è finito dritto nell’erba. Malgrado i tentativi di rimettersi in gioco, non ha avuto altra scelta se non quella di gettare la spugna. Si tratta della prima stecca, essendo salito sul secondo e sul terzo gradino del podio rispettivamente in Bahrain e Arabia Saudita.
A proposito dell’iberico, Binotto sembra comprensivo. In tale circostanza, una serie di eventi sfavorevoli ne ha compromesso le prestazioni. Già ieri in qualifica gli ha arrecato problemi la bandiera rossa, fonte di nervosismo trascinato nell secondo tentativo, dove ha commesso un errore che gli è costato la possibilità di partire tra i primi 4. Di conseguenza, l’avvio di gara è stato in salita. Ha poi sofferto pure di un problema al volante in griglia ed episodi del genere impediscono a di esprimersi. Comunque, l’ingegnere reggiano nutre piena fiducia in Sainz: trarrà delle importanti lezioni dal week-end e fra due settimane a Imola, per il Gran Premio dell’Emilia Romagna, ne uscirà rafforzato.
Un passo alla volta
Alla luce della partenza sprint è naturale che si pensi già alla corona iridata. D’altro canto, la stagione è appena cominciata e volare troppo con la fantasia rischierebbe di togliere un po’ dello spirito di rivalsa fin qui sfoderato. Il 2021 fatto più di ombre che di luce ha concesso l’opportunità di lavorare in anticipo sull’attuale macchina. Del tempo prezioso capitalizzato al meglio, con un regolamento tecnico che ha costretto i team partecipanti a rivedere in maniere radicale le loro vetture.
L’invito di Mattia Binotto è alla prudenza, sono appena alla terza gara. In calendario sono ben 23, perciò iniziare a fare calcoli sarebbe controproducente. Pensano a una alla volta, d’altro canto se hanno certe soddisfazioni “tanta roba”! Il merito è da spartire tra i componenti del gruppo. Il frutto degli sforzi profusi è evidente e di ciò ne va decisamente fiero. Non stanno nella pelle di approdare a Imola davanti ai loro supporters e sperano di celebrare insieme il magico momento attraversato.
Ancora ai microfoni di Sky Sport, Binotto ha preso parola sull’affidabilità delle monoposto. In avvio di 2022 la Red Bull ha patito una serie di disagi, costati già ben tre ritiri, di cui due di Verstappen e uno di Perez. La solidità del veicolo è una componente imprescindibile per aspirare alla gloria. Secondo Binotto è un imperativo tagliare il traguardo al fine di ottenere il massimo.
Talvolta si viene premiati, come nel caso del Grand Prix sul circuito del Bahrain, talvolta bisogna inchinarsi alla concorrenza, come capitato a Jeddah, in Arabia Saudita. La continuità delle performance è comunque un valore aggiunto e a lungo andare fa un’enorme differenza. Ad avviso di Binotto, si tratta dell’approccio corretto da mettere in pratica. L’affidabilità è una priorità assoluta, anche se è consapevole delle possibili difficoltà. Adesso si fa festa, ma potrebbe esserci delle fasi storte nel corso dell’annata sportiva.
Binotto e le gerarchie interne
Un tema scottante riguarda le gerarchie interne. La gestione degli alfieri durante il Mondiale rischia di creare alcune complicazioni. Ne è ben consapevole Helmut Marko, il celebre consigliere della Red Bull, autore di diverse provocazioni lanciate a Sainz nelle ultime settimane. Brusio dei nemici che non toglie il sonno a Binotto, che ha evidenziato come non si stanno ponendo interrogativi su prima o seconda guida. Dispongono di due piloti davvero forti. Carlos è alla ricerca della migliore condizione e stava guidando davvero bene nel fine settimana prima delle varie circostanze sfavorevoli.
L’auspicio del reggiano è di rivederlo arrembante già nel futuro immediato, capace di mettere alle corde Charles nelle gare a venire. Attualmente Carlos presidia la terza posizione della classifica individuale con 33 punti, scavalcato da George Russell della Mercedes, salito a quota 37. Primissimo con 71 punti un formidabile Charles Leclerc, nel pieno dello stato di grazia. Prima del campionato attuale si era aggiudicato due Gran Premi complessivi, raddoppiati in meno di un mese.