La Citroen 2CV è una delle auto più famose della storia. Il modello fu prodotto dalla casa del “double chevron” a partire dal 1948, anno in cui fece il suo sbarco in società, al Salone di Parigi. Originale e irriverente, questa vettura rompeva gli schemi. Di natura pratica ed essenziale, si offriva agli sguardi con un look sbarazzino, che si è fissato nella storia, come uno dei più iconici di tutti i tempi. Anche le sue dinamiche avevano qualcosa di unico: in curva sembrava che la carrozzeria si piegasse verso l’asfalto, pronta a baciarlo coi fianchi.
Oggi ci occupiamo di questo modello, per parlarvi di una interpretazione speciale, che ha fissato un prezzo record in un’asta internazionale. L’esemplare, plasmato in legno, è stato venduto alla straordinaria cifra di 210 mila euro. Così diventa il più costoso della specie. Il primato precedente resta indietro di 40 mila euro.
In realtà l’auto passata di mano ha ben poco di originale. Sotto il cofano c’è il motore bicilindrico raffreddato ad aria da 602 centimetri cubi della 3CV. Il telaio, invece, è quello della Dyane del 1969. Nessuno dubbio sul fatto che il veicolo sia perfettamente funzionante, ma purtroppo al momento non è omologato per l’uso stradale, quindi potrà circolare solo in certi contesti.
Ciò che caratterizza questa Citroen 2CV è, come dicevamo, la carrozzeria interamente in legno. Incredibile la finezza dell’esecuzione, frutto dell’amorevole lavoro artigianale dell’ebanista Michel Robillard, che ha trasformato in modo sublime i prodotti giunti da una certa varietà di alberi da frutto, come ciliegi, peri e meli. L’impegno è stato gravoso. Ci sono volute 5 mila ore di fatica per giungere al risultato finale. Anche il cruscotto, il volante ed altri elementi dell’allestimento interno sono in legno. I sedili, rimovibili, non sono stati risparmiati dagli interventi ed hanno un rivestimento con doghe. Si può immaginare che siano meno confortevoli di quelli di serie, ma il fascino emanato è particolare.
Questa stravagante Citroen 2CV è stata battuta all’asta al Garden Party di Rouillac, nello Château d’Artigny, vicino Tours, in Francia. Stupisce il prezzo raggiunto, ma più di questo, a colpire è la qualità sorprendente della realizzazione, degna di un museo d’arte. Proprio in un museo, con tutta probabilità, l’esemplare andrà a finire, visto che l’acquirente di questa deux chevaux è Jean-Paul Favand, fondatore del Musée des Arts Forains (ossia delle arti fieristiche). Per quanto riguarda Robillard, sembra che ora sia orientato a dar vita a una versione lignea della Citroen DS21 Decapotable Chapron. L’obiettivo è quello di completarla entro il 70° anniversario della Désse.
Fonte | Carscoops
Foto | Rouillac