L’architettura V12, per un motore, è la più raffinata e prestigiosa che si possa desiderare. Di solito le auto che vi fanno ricorso hanno una cilindrata importante, ma qualcuno ha deciso di creare un dodici cilindri in scala che suona quasi come quello vero delle monoposto di Formula 1 di qualche anno fa. L’idea di plasmarne una versione “lillipuziana” è venuta ad un ragazzo orientale. Lo youtuber JohnnyQ90 mostra in video alcune fasi della costruzione e il risultato finale dell’opera.
Non ci crederete, ma questo V12 a 24 valvole ha una cilindrata di soli 50 centimetri cubi: per intenderci, la stessa cubatura di un ciclomotore, ma qui si raggiungono regimi di rotazioni ben più alti e musicalità meccaniche ben più entusiasmanti. Difficile dire se si tratti dell’unità propulsiva di questo tipo più piccola al mondo, ma sicuramente è fra le meno ingombranti. Ora l’autore ha deciso di mettere in vendita questo gioiello in scala, con prezzo nell’ordine dei 3.300 euro. Non è difficile capire le ragioni di una cifra apparentemente così alta.
Questo V12 in scala, con alberi a camme in testa, è una vera delizia. Pesa appena 4,5 chilogrammi e può spingersi fino a 12.000 giri al minuto: un regime da auto da corsa, come il sound del resto. I due collettori in acciaio inox sono stati stampati in 3D. Molto accurate le diverse lavorazioni, a dispetto della dotazione tecnica fortemente artigianale di cui l’autore ha fatto tesoro. Il risultato è sorprendente, anche in termini sonori. C’è poco da fare: il dodicili cilindri ha un fascino speciale e irresistibile, anche in scala.
Questo frazionamento divenne la scelta preferita di Enzo Ferrari, che ne fece l’architettura simbolo delle vetture del “cavallino rampante“. L’amore sbocciò nel 1919, quando il grande uomo modenese fu rapito dal suono di un’auto da corsa americana, che era scesa in pista anche ad Indianapolis: la Packard. Sotto il suo cofano, manco a dirlo, c’era un V12. Fu un colpo di fulmine, una sintonia a prima vista. Ciò lo spinse ad amare e poi a sposare quel frazionamento, adottato già dalla prima “rossa”: la 125 S del 1947. Fu l’inizio di un idillio che continua ancora oggi. Non c’è niente di paragonabile alla potenza e alla coppia trasmesse da un’unità del genere. Nulla può reggere il paragone con le sue musicalità. Fra l’altro, questi motori sono perfettamente bilanciati. Ecco in video l’interpretazione in scala di un dodici cilindri.