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Stellantis: avviato a Roma il Tavolo per lo Sviluppo dell’Automotive

Stellantis ribadisce la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo e la volontà di creare un futuro sostenibile per le attività italiane

Stellantis

Oggi a Roma è stato avviato il Tavolo per lo sviluppo dell’Automotive. Presente ovviamente anche Stellantis. Davide Mele, responsabile di Corporate Affairs Italia che era presente a Roma ha ribadito la volontà di Stellantis di avviare un dialogo con tutti gli attori coinvolti (Ministero, ANFIA, Regioni e Sindacati) con l’obiettivo comune di sostenere la produzione di veicoli in Italia. Allo stesso tempo, però, il manager di Stellantis ha sottolineato, ancora una volta, che è necessario agire rapidamente per mettere in atto quei fattori abilitanti che sono essenziali per il conseguimento di tutti gli obiettivi.

Stellantis protagonista del tavolo per lo sviluppo dell’Automotive: il gruppo ha ribadito la centralità dell’Italia

Mele ha dichiarato: “Oggi abbiamo ribadito ancora una volta il forte legame di Stellantis con il Paese e l’importanza dell’Italia nella strategia globale del Gruppo”. Stellantis ha un ruolo cruciale nell’economia italiana e nella bilancia commerciale del Paese con un surplus di 11 miliardi di euro dal 2021 al giugno di quest’anno con veicoli prodotti in Italia ed esportati in tutto il mondo. L’ultima novità è la Fiat 500e costruita a Mirafiori ed esportata negli Stati Uniti, ma si può anche ricordare che l’85% della produzione di Atessa o il 90% delle Maserati prodotte in Italia viene esportato.

“Abbiamo proposto un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che consentirà al Gruppo di produrre il portafoglio di veicoli più ampio degli ultimi 10 anni, arricchendo l’offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato. Ma, come si evidenzia nel piano di lavoro condiviso con il Ministero, per arrivare agli obiettivi finali”, ha proseguito, “oltre al livello di performance di ogni impianto, sono fondamentali una serie di fattori abilitanti specifici, come l’eliminazione dell’impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti delle auto elettriche per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia”.

Durante l’incontro sono stati illustrati i vari ruoli degli impianti Stellantis in Italia: L’azienda partecipa, come parte della JV (Joint Venture) con Saft/TotalEnergie e Mercedes-Benz nella Automotive Cells Company (ACC), al progetto di costruzione della terza Gigafactory europea di ACC presso il sito di Termoli.

Stellantis Melfi

Nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, è stato comunicato ai sindacati il calendario delle varie auto elettriche che saranno prodotte sulla piattaforma STLA Medium per diversi marchi Stellantis. La prima vettura sarà una DS Automobiles e l’inizio della produzione avverrà nell’ultimo trimestre del 2024. Ci sarà anche una Lancia, la Gamma, in arrivo nel 2026. Pratola Serra aumenterà la propria capacità di fornire il motore B2.2 per coprire il fabbisogno totale di Stellantis.

Lo stabilimento di Atessa sarà uno dei principali centri di produzione a livello mondiale per Stellantis di nuovi veicoli commerciali elettrificati per i marchi Citroën, FIAT Professional, Opel, Peugeot e Vauxhall, nell’ambito dell’offensiva strategica Pro One per la divisione veicoli commerciali di Stellantis.

Pomigliano ha ricevuto l’arrivo di prodotti particolarmente competitivi come l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet per il mercato statunitense. Oggi lo stabilimento lavora su 2 turni per 6 giorni alla settimana sia per i due SUV che per l’attuale versione di Panda, che continua a essere un modello vincente, grazie in particolare alla sua versione ibrida. Grazie a questi successi, Stellantis garantisce anche la piena occupazione dei lavoratori italiani provenienti da altri stabilimenti in fase di transizione per sostenere i loro colleghi di Pomigliano. Se gli sviluppi normativi e le condizioni competitive dello stabilimento di Pomigliano lo consentiranno, è intenzione di Stellantis prolungare il ciclo di vita della Panda e quindi sostenere lo stabilimento fino all’arrivo del nuovo ciclo di modelli.

Lo stabilimento Stellantis di Cassino ha ricevuto investimenti e si sta attualmente adeguando per introdurre la piattaforma elettrica all’avanguardia STLA Large per produrre la prossima generazione di veicoli di marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati.

Stellantis

La produzione dell’MC20 è stata avviata con successo a Modena. Un nuovo reparto di verniciatura, denominato “FuoriSerie”, dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente, sarà allestito presso lo stabilimento di Modena il prossimo anno. A Cento è stata istituita un’importante business unit dedicata alla produzione di motori industriali e marini.

Durante il Tavolo per lo Sviluppo dell’Automotive, Stellantis ha anche sottolineato l’investimento di milioni di euro a tre cifre a Mirafiori per un innovativo “grEEn-campus”, annunciato all’inizio dello scorso luglio, che contribuirà alla sfidante ambizione di Stellantis di essere carbon neutral entro il 2038. E poi ha ricordato che, nell’ambito della joint venture con Punch Powertrain, chiamata e-Transmissions, Torino ospiterà anche uno stabilimento avanzato per la produzione e la fornitura di moderne trasmissioni elettrificate per la nuova generazione di modelli ibridi e PHEV dell’azienda. L’impianto entrerà in funzione all’inizio del 2024 con una capacità installata di 600.000 trasmissioni elettrificate all’anno per soddisfare le esigenze complessive di Stellantis. Attualmente vi lavorano già quasi 100 persone e sono in corso le attività di assemblaggio e collaudo degli impianti di produzione.

Alla fine dell’incontro, la delegazione di Stellantis, composta anche dal Responsabile delle Relazioni Istituzionali in Italia, Daniele Chiari e dal Responsabile delle Risorse Umane in Italia, Giuseppe Manca, ha sottolineato come ognuna delle parti presenti al “Tavolo di sviluppo dell’Automotive” debba affrontare il cambiamento necessario in modo completo, proattivo e sincero, perché solo così sarà possibile gestire al meglio la transizione verso l’elettrificazione del settore automobilistico in Italia per far sì che, tutti insieme, si possa creare la condizione per offrire una mobilità accessibile ai clienti. Si tratta di anticipare i tempi, perché lo status quo è contrario a un business sostenibile che vada a vantaggio dei dipendenti del settore automobilistico in Italia.