Stellantis Melfi continua la sua cura dimagrante. A fronte dei 5.540 lavoratori attualmente presenti nel sito produttivo del gruppo automobilistico, è stato previsto un piano di incentivi all’esodo per circa 500 lavoratori che è stato approvato da tutti i sindacati tranne la FIOM. Gli incentivi offerti vanno dai 40 mila euro fino ai 105 mila euro a seconda della posizione, dell’età etc. L’importo massimo è stato offereto agli over 55.
Continua la cura dimagrante per lo stabilimento Stellantis Melfi
Questo piano che riguarda Stellantis Melfi rientra nel piano generale di esuberi previsto dal gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares di comune accordo con i sindacati che prevede circa 4 mila esuberi con incentivi all’uscita anticipata dal lavoro. Ovviamente questo numero di esuberi è solo potenziale in quanto non c’è obbligo alcuno per i dipendenti di accettare. Quindi non è detto che alla fine si raggiunga per davvero quota 500 esuberi come preventivato.
Negli esuberi rientrano anche quei lavoratori che lo stabilimento Stellantis Melfi ha temporaneamente prestato ad altri siti produttivi del gruppo in Italia come i circa 460 andati a Pomigliano o i 150 prestati allo stabilimento di Termoli. L’obiettivo di allegerire il personale anche in questro stabilimento è ormai chiaro e si tratta di una conseguenza al passaggio all’elettrico.
Ricordiamo infatti che in questa fabbrica Stellantis dirà presto addio a Fiat 500X e Jeep Renegade. Al loro posto 4 o 5 auto elettriche tra cui due modelli di DS Automobiles, l’erede di Jeep Compass e la nuova Lancia Gamma. Infatti questi modelli richiedono solo il 60 per cento della manodopera rispetto a quelli con motore a combustione. Si passa infatti dai circa 10 mila pezzi delle auto termiche ai circa 2 mila di quelle elettriche al 100 per cento. Questo mette in crisi la logistica compresi anche le aziende fornitori di componenti.