Cambia una “piccolezza” del regolamento in Formula 1, ma si tratta probabilmente di una regola ad personam. Niente di nuovo alla luce del sole. I giovanissimi potranno tornare alla guida dei bolidi di uno degli sport motoristici più all’avanguardia del mondo.
Nei 74 anni di storia del campionato mondiale di Formula 1, solo un pilota ha gareggiato da minorenne: si tratta del campionissimo Max Verstappen, nel 2015, e aveva solo 17 anni. Immaginatevi un ragazzino (perché è quello che è un 17enne) alla guida di un mostro come quelli in pista per la Formula 1: semplicemente incredibile e affascinante, specie se si pensa che si tratta di un’età dove in quasi tutto il mondo non si ha neanche la patente per guidare nel vialetto di casa.
La sua partecipazione spinse proprio la Red Bull a modificare le regole, allora, impedendo ai minorenni di correre in Formula 1. La FIA, però, ha appena cambiato nuovamente questa regola, e non è una mossa fatta a caso. Non lo è mai. Dal Gran Premio di Spagna, i minorenni potranno tornare a competere in Formula 1, probabilmente per favorire l’ingresso di Andrea Kimi Antonelli, una mossa desiderata dalla Mercedes.
I minorenni, dunque, potranno tornare a correre, purché dimostrino di essere adeguatamente preparati. Il giovane talento tenuto stretto da Mercedes, Andrea Kimi Antonelli, potrebbe esordire in Formula 1 già in questa stagione, probabilmente sostituendo Logan Sargeant nel team Williams. D’altronde, Mercedes vede Antonelli come il successore di Lewis Hamilton e il team tedesco sembra il luogo ideale per questo “apprendistato”.
Andrea Kimi Antonelli compirà 18 anni il 25 agosto, il che gli lascia cinque gare per diventare il secondo minorenne a debuttare in Formula 1 dopo Verstappen. Può ottenere la superlicenza e sta già gareggiando in Formula 2, dove però non è ancora salito sul podio in dieci gare. Da vedere se Antonelli sarà già in griglia a Barcellona; tutto porta a pensare che sarà il secondo pilota più giovane nella storia della Formula 1.