Dopo due decenni di assenza dal mercato statunitense, l’Alfa Romeo è tornata nel 2015. Tuttavia, dopo quasi dieci anni di presenza, sembra che il marchio stia rivivendo il suo passato. Fino a questo momento dell’anno, le vendite della casa automobilistica milanese si sono attestate a sole 6.800 unità, il numero più basso dal 2016. All’epoca, la maggior parte delle vendite derivava dalla sportiva 4C, venduta a 60.000 dollari. Nel 2024, nonostante una gamma che comprende Tonale, Giulia e Stelvio, il marchio non riesce ancora a invertire il calo delle vendite.
Il forte calo delle vendite potrebbe mettere a rischio il futuro di Alfa Romeo nel mercato auto americano?
Le vendite del marchio Alfa Romeo, unite alla crescente pressione della casa madre Stellantis, pongono interrogativi sul futuro del brand: è destinato a ripetere gli errori del passato? Anche se la situazione attuale del Biscione è preoccupante, non è isolata. Infatti, quasi tutti i marchi di Stellantis stanno affrontando sfide simili, come un eccesso di inventario e una domanda in calo.
All’inizio di questo mese, Stellantis ha comunicato che avrebbe ridotto le spedizioni di nuove auto negli Stati Uniti e introdotto incentivi fino alla fine dell’anno per cercare di abbattere l’elevato inventario. Recentemente, Stellantis ha registrato un calo del 20 per cento nelle vendite del marchio statunitense nel terzo trimestre del 2024. Jeep e Ram, entrambi marchi del gruppo, hanno subito significativi ribassi, con le vendite di Ram in calo del 19 per cento e Jeep che ha registrato un decremento del 6 per cento. Tuttavia, ciò che distingue Alfa Romeo è la gravità della sua situazione, con un calo delle vendite del 29 per cento rispetto all’anno precedente.
La situazione critica delle vendite di Alfa Romeo è accompagnata da una delle più gravi eccedenze di scorte nel mercato automobilistico statunitense. Secondo i dati di CarEdge, il marchio ha un inventario sufficiente per 193 giorni, con solo Ram e Mini che presentano problemi di disponibilità maggiori. Sarà interessante osservare se il nuovo CEO, Santo Ficili, subentrato a Jean Philippe Imparato, riuscirà a invertire la tendenza negativa della casa automobilistica italiana nel mercato americano.