Continuano i malumori al centro della maggior parte degli stabilimenti produttivi di casa Stellantis presenti in Italia. Anche a Termoli si viaggia nell’incertezza, ora che l’obiettivo è quello di produrre circa 35.000 nuovi motori Fire entro il mese di luglio del prossimo anno nell’ottica di porre poi fine alla linea produttiva dedicata a questa ormai storica e iconica unità.
Ricordiamo infatti che il propulsore Fire non rappresenta soltanto un’icona per la storia di Fiat, ma piuttosto è un vero e proprio simbolo della produzione (oggi a marchio Stellantis) presso lo stabilimento molisano di Termoli. Secondo quanto si apprende, e sulla base di quanto già espresso in altre occasioni, a Termoli rimarrà attiva una sola possibilità produttiva che è quella legata ai propulsori GME e GSI che Stellantis destina principalmente al mercato americano. L’ulteriore preoccupazione per dipendenti e sigle sindacali deriva pure dal fatto che già negli Stati Uniti Stellantis ha avviato una produzione dedicata a questa tipologia di propulsori, mettendo in dubbio il futuro stesso dell’impianto molisano.
Le problematiche relative alle attività produttive che oggi si svolgono a Termoli finiscono quindi per riversarsi sui lavoratori; sono infatti poco meno di 900 gli operai oggi coinvolti in contratti di solidarietà. Non manca poi una corposa riduzione delle ore lavorate con possibilità di lavorare per circa due giorni soltanto per ogni mese. Una condizione definita “pesante” dal segretario di FIOM-CGIL Molise, Gianluca Falcone.
Il futuro per lo stabilimento Stellantis di Termoli potrebbe passare dalla Gigafactory ora rinviata
La possibilità di riuscire a guardare al futuro con maggiore interesse e speranza passerebbe dalla Gigafactory che Stellantis aveva programmato per Termoli, nell’ottica di una vera e propria riconversione industriale. Sebbene il progetto sia stato più volte annunciato, appare difficile la sua attuale collocazione a Termoli anche in virtù di un cambio di passo che vede l’elettrico ancora in difficoltà. Di certo c’è che l’annuncio di Carlos Tavares, CEO del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, è arrivato ma il progetto risulta bloccato almeno fino a tutto il 2025.
La situazione richiede, secondo le sigle sindacali coinvolte, un tavolo permanente con la Presidenza del Consiglio. Secondo lo stesso segretario Falcone “è la Presidente del Consiglio che deve prendere in mano la situazione” per convocare Carlos Tavares richiedendogli garanzie concrete; Falcone ha poi aggiunto che a Termoli la situazione appare drammatica e non può essere ignorata ancora una volta. Ancora secondo il segretario della FIOM-CGIL Molise, Carlos Tavares dovrà “mettere sul tavolo garanzie precise” puntando quindi su un approccio differente rispetto a quelli messi in pratica fin qui; nel frattempo, però, il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli appare ancora una volta sempre più incerto.