Ci saranno tre anni di tempo per i costruttori automobilistici europei, utili per adeguarsi ai nuovi limiti sulle emissioni proposti dall’Unione Europea. Un passaggio atteso per il comparto dell’automotive europeo, comunicato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen; quest’ultima ha infatti annunciato la proposta di un emendamento utile a rivedere il regolamento sulle emissioni di CO2 legate all’automotive europeo. In questo modo si andranno ad evitare quelle sanzioni che sarebbero già scattate a partire da quest’anno.
Nello specifico le regole attuali prevedono un limite di 93,6 g/km, dato che rappresenta una media delle emissioni di CO2 dei veicoli venduti in tutta Europa dai costruttori; accanto a questo limite vengono previsti 95 euro di multa per ogni grammo di CO2 emesso oltre la soglia consentita, dato che poi va moltiplicato per il numero di veicoli elettrici effettivamente venduti.
La decisione sulle prospettive dell’automotive in Europa è arrivata dopo l’incontro con i rappresentanti dei costruttori
Va detto che la decisione di procedere verso questa direzione sul comparto dell’automotive europeo è arrivata dopo la messa in opera di un incontro fra il governo europeo e i rappresentanti dell’industria dell’auto. In questo modo si vuole mettere a punto un piano di azione utile per sostenere un comparto che sta vivendo uno fra i periodi più difficili della propria storia. Allo stesso tempo bisogna aggiungere che il comparto ha un peso pari al 7% del PIL dell’intera Europa: “proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard delle emissioni di CO2 e invece della conformità annuale, i costruttori avranno ora tre anni di tempo”, ha ammesso la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
La stessa von der Leyen ha anche anticipato che l’intenzione della Commissione Europea rimane anche quella di accelerare con la revisione del regolamento che attualmente vieta la vendita di nuovi veicoli, dotati di tradizionali propulsori endotermici, a partire dal 2035. La volontà di discutere su tale regolamento, prevista in una prima fase soltanto nel 2026, dovrebbe quindi essere anticipata già a quest’anno: in questo modo potranno essere fornite ai costruttori certezze maggiori su ciò che dovrà essere messo sul piatto nel prossimo futuro. La possibilità concreta su un cambio di passo per il comparto dell’automotive europeo potrebbe essere legata a eventuali aperture sui biocarburanti così come sui propulsori di tipo plug-in hybrid.