Alfa Romeo nei prossimi anni dovrebbe trasformarsi in una sorta di brand premium globale di Stellantis. Nel 2025 è previsto l’arrivo della nuova Stelvio, che qui vi mostriamo in un recente render di Capriotti Cardesign, mentre nel 2026 sarà la volta della nuova Giulia. L’arrivo di queste due auto è ormai sicuro essendo confermato da tempo. Tuttavia il recente addio di Carlos Tavares da CEO di Stellantis potrebbe provocare cambiamenti anche ai futuri piani della casa automobilistica milanese.
Il nuovo CEO di Stellantis potrebbe cambiare i piani di Alfa Romeo per il futuro
Infatti il nuovo CEO di Stellantis che sarà annunciato entro la metà del prossimo anno sarà chiamato a valutare per bene la situazione di ogni singolo brand del gruppo automobilistico compreso anche Alfa Romeo che di recente ha cambiato CEO con Santo Ficili che ha preso il posto di Jean Philippe Imparato. Questo significa che qualche modifica ai futuri piani potrebbe anche verificarsi. Questo riguarda alle auto che dovrebbero arrivare dal 2027 in poi sulle quali al momento del resto non c’è alcuna conferma ufficiale.
Ricordiamo che fino a poche settimane fa si parlava con insistenza di un nuovo grande SUV che avrebbe riportato nel 2027 lo storico marchio del Biscione nel segmento E del mercato. Si parlava anche di una erede di Giulietta che forse si sarebbe chiamata Brera o Alfetta e anche di un possibile secondo modello di segmento E e cioè una berlina coupè soprannominata GTV. Infine per il progamma bottega non si escludeva l’arrivo di vetture quali la nuova Duetto o di una nuova 8C.
Le cose però a questo punto potrebbero anche cambiare. Molto dipenderà da come andranno le cose per Alfa Romeo Junior e per le nuove Selvio e Giulia. Se queste auto non andranno sul mercato bene come previsto non si esclude il taglio di alcuni dei futuri modelli come già avvenuto in passato sotto la gestione di Sergio Marchionne. Ovviamente non possiamo escludere nemmeno che tutto rimanga invariato e che alla fin fine il biscione porti sul mercato un nuovo modello l’anno da qui al 2030 come previsto negli scorsi anni dall’ex CEO Imparato.