Lo scorso anno aveva fatto discutere la notizia della vendita da parte di Stellantis al socio Tofas di Stellantis Otomotiv Pazarlama, il distributore dei marchi del gruppo automobilistico in Turchia. In un primo momento, questa cessione, che avrebbe fruttato circa 400 milioni di euro all’azienda nata dalla fusione di FCA e PSA, era stata bloccata dall’antitrust di quel paese. Nelle scorse ore però la partita è stata riaperta. Questo almeno secondo quanto riporta Bloomberg.
Stellantis: l’Autorità garante della concorrenza avrebbe deciso di riconsiderare la decisione sullo stop alla cessione a Tofas
Secondo Bloomberg, infatti sarebbero in corso trattative con funzionari turchi che potrebbero aprire la strada alla ripresa del processo relativo all’acquisizione da parte di Tofaş Türk Automobile Factory A.Ş. di Stellantis Otomotiv Pazarlama A.Ş., il distributore dei marchi Stellantis nel paese.
Le fonti hanno affermato che l’Autorità garante della concorrenza rivedrà la sua decisione dopo gli incontri tra funzionari governativi e rappresentanti della Tofaş. Tofaş ha affermato: “La decisione presa nell’ambito delle norme sulla concorrenza è una decisione provvisoria. Il processo continua. “Gli sviluppi sull’argomento saranno condivisi in futuro”, ha affermato.
Lo spostamento di Stellantis verso paesi a basso costo come la Turchia è stato una parte fondamentale della sua strategia sotto l’ex amministratore delegato Carlos Tavares, che si è dimesso domenica. Si prevede che l’obiettivo dell’azienda di concentrarsi sui mercati emergenti in rapida crescita, definiti il ”terzo motore” della crescita dei profitti dopo Nord America ed Europa, sarà mantenuto mentre continua la ricerca di un nuovo CEO.
Lo scorso anno, Tofaş e Stellantis hanno stipulato un accordo per l’acquisizione completa di Stellantis Automotive, con un valore stimato di 400 milioni di euro. Grazie a tale intesa, Tofaş avrebbe acquisito il diritto esclusivo di importare e commercializzare veicoli e componenti di ricambio per i marchi Peugeot, Citroën, Opel e DS Automobiles, tutti appartenenti al gruppo.
Tuttavia, il Consiglio per la Concorrenza, dopo aver completato l’esame finale dell’accordo lo scorso ottobre, ha deciso di non approvare l’operazione. La motivazione principale è stata che “gli impegni assunti dai richiedenti non erano ritenuti sufficienti a garantire la compatibilità dell’operazione con la normativa sulla concorrenza”.
A seguito di questa decisione, Tofaş aveva rilasciato una dichiarazione nella quale ha sottolineato che il parere del Consiglio non rappresentava un provvedimento definitivo. Adesso arriva questa notizia che sembra riaprire nuovamente la trattativa.