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Maserati Bora: un’auto sportiva coraggiosa del “tridente” | Video

Ancora oggi le sue linee sembrano fresche, come se fossero state disegnate ieri.

Maserati Bora
Screen shot da video YT Everyday to Exotic

La Maserati Bora fu lanciata nel mese di marzo del 1971, al Salone di Ginevra, ed ha guadagnato il rango di prima auto stradale del marchio emiliano ad essere spinta da un motore disposto in posizione posteriore-centrale. Un video, di recente pubblicazione in rete, celebra il coraggio di questa coupé, con un’attenta analisi a 360 gradi. Nei fotogrammi si può ammirare la sportiva modenese in molti dettagli, solitamente non offerti alla visione.

Il modello incarna lo spirito innovativo del suo periodo storico. Nel corpo della creatura modenese si condensano le note di una gran turismo emozionante e lussuosa e l’energia di un’auto da corsa. L’esemplare usato per le riprese è del 1973. A fare da sfondo alla parte dinamica ci hanno pensato le pittoresche strade dell’Oregon (USA). Ne deriva un filmato di grande presa sensoriale.

Maserati Bora
Screen shot da video YT Everyday to Exotic

Come detto, la Maserati Bora fu la prima vettura stradale del “tridente” coi “buoi dietro il carro”, un’architettura che la casa modenese aveva sperimentato in gara con la Tipo 63 del 1961. Qui lo schema trovava applicazione in una seducente GT, dal fascino sempre attuale, grazie all’eccellente design di Giorgetto Giugiaro, che ha saputo dare prova di grande maestria stilistica.

Inizialmente, sul telaietto ausiliario posteriore, ancorato alla monoscocca in acciaio, trovò degna collocazione un motore  V8 da 4.7 litri di cilindrata, capace di sviluppare 310 cavalli di potenza massima, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.2 secondi e una punta velocistica nell’ordine dei 270 km/h. Questa è l’unità propulsiva che alimenta le danze dell’esemplare scelto per il video.

Nel 1976, le Maserati Bora destinate al mercato europeo ricevettero un upgrade energetico, grazie all’arrivo di un cuore da 4.9 litri di cilindrata, con 330 cavalli al servizio del piacere. Così lo scatto da 0 a 100 km/h veniva liquidato in circa 6 secondi e le velocità massima si spingeva nel territorio dei 285 km/h. All’efficacia dell’handling concorrevano le sospensioni indipendenti sulle quattro ruote, usate per la prima volta su un’auto stradale del marchio.