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Nuova Alfa Romeo Montreal: c’è chi la immagina così

Salvatore Lepore immagina così la nuova Alfa Romeo Montreal

Nuova Alfa Romeo Montreal

La nuova Alfa Romeo Montreal, immaginata da Salvatore Lepore in un render realizzato qualche tempo fa, propone una rivisitazione moderna di un modello iconico prodotto tra il 1970 e il 1977. La Montreal originale si distinse per un design audace e un motore V8 derivato dalla Tipo 33 da competizione, che le permetteva di raggiungere i 220 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi. Questo veicolo divenne un simbolo di ingegneria e stile italiani, con un impatto duraturo nel panorama automobilistico internazionale.

Ecco come potrebbe apparire una nuova Alfa Romeo Montreal

Nel suo progetto, Lepore conserva elementi distintivi come le branchie laterali e la griglia trapezoidale, ma li reinterpreta con linee più sofisticate e dettagli moderni, creando una visione che celebra la tradizione mentre guarda al futuro, mantenendo intatto lo spirito innovativo della Montreal.

Nel rendering della nuova Alfa Romeo Montreal, l’autore ha scelto di abbandonare i fari coperti da persiane mobili, un dettaglio che nella versione originale rappresentava una soluzione innovativa per l’aerodinamica e il futurismo. Al loro posto, la tecnologia LED domina, integrandosi perfettamente con un design che unisce il rispetto per la tradizione e un orientamento verso l’innovazione.

Nuova Alfa Romeo Montreal

Il lato della nuova Alfa Romeo Montreal si caratterizza per una superficie liscia ma scolpita, con prese d’aria più discrete e armonicamente integrate nel corpo. La linea di cintura alta conferisce al profilo un aspetto deciso e muscoloso. Al posteriore, il lunotto inclinato e a scalini, emblema della Montreal originale, viene reinterpretato in chiave moderna, con gruppi ottici minimalisti che accentuano l’equilibrio tra passato e futuro, creando una visione contemporanea e sofisticata. Vedremo se in futuro ci sarà davvero spazio nella gamma della casa automobilistica del Biscione nel corso dei prossimi anni magari grazie al programma Bottega.