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Opel, quelle sorprendenti coupé nel passato del marchio tedesco

Negli anni ’60 e ‘70, Opel si distingueva per la sua capacità innovativa dimostrata attraverso modelli molto interessanti ed esclusivi.

opel gtw geneve

La lunga e prestigiosa storia di Opel è costellata di coupé dall’estetica distintiva e dall’ingegneria avanzata, molte delle quali dotate di potenti motori V8 di grande cilindrata. Tra questi modelli d’avanguardia spiccano alcune berline di lusso come la gamma “KAD”, che ispirò una serie di concept e prototipi apprezzati dal pubblico.

Negli anni ’60 e ‘70, la casa automobilistica tedesca si distingueva per la sua capacità innovativa e, nel 1965, si preparava a lanciare una coupé derivata dalla Opel Diplomat 8, sviluppata in collaborazione con la carrozzeria Karmann di Osnabruck. Da questa sinergia nacque la Opel Diplomat V8 Coupé, una vettura che si differenziava dalla berlina per l’assenza del montante centrale e per l’introduzione di un ampio montante posteriore.

opel diplomat v8 coupé

Oltre alle modifiche stilistiche, gli ingegneri Opel intervennero anche sulla meccanica. Il motore V8 da 4,7 litri fu portato a 5.354 cc, raggiungendo una potenza di 230 CV (169 kW). Il propulsore era abbinato a un cambio automatico Powerglide a due rapporti, permettendo alla vettura di toccare una velocità massima di 206 km/h. Un valore che, all’epoca, rese la Diplomat V8 Coupé l’auto di serie più veloce del mercato tedesco.

Prodotta tra il 1965 e il 1967, venne realizzata anche in versione cabriolet e distribuita in soli 304 esemplari. La Diplomat V8 Coupé non fu solo un modello di prestigio, ma anche la base per altri progetti ambiziosi, come il prototipo Opel CD (la Coupé Diplomat), disegnato da Charles M. Jordan.

opel CD

Presentata al Salone di Francoforte del 1969, questa concept car stupì il pubblico con soluzioni stilistiche audaci, tra cui un parabrezza unificato con i finestrini laterali e portiere incernierate idraulicamente sul montante anteriore. L’Opel CD vantava anche un’aerodinamica avanzata, affinata grazie a test approfonditi in galleria del vento.

Un’ulteriore evoluzione di questo progetto avvenne nel 1970, quando il designer italiano Piero Frua reinterpretò la coupé, realizzando un nuovo prototipo. L’idea di Frua venne acquistata da Erich Bitter, fondatore della Bitter Automotive, che lavorò per trasformarla in un modello pronto per la produzione di serie. Il risultato fu la spettacolare Opel Bitter CD, presentata al Salone di Francoforte del 1973. Questa coupé, alta appena 1,1 metri, poteva raggiungere una velocità massima di 210 km/h e vantava un design sportivo e raffinato. Il modello venne prodotto fino al 1979, con 395 esemplari realizzati dalla carrozzeria Baur di Stoccarda.

opel gtw geneve

Tra le storiche coupé Opel va ricordata anche la GT/W, meglio nota come Genève. Questo modello era stato progettato per ospitare un motore rotativo Wankel, da cui derivava la lettera “W” nel nome. Opel decise però di abbandonare il progetto prima ancora di completarlo, lasciando il team di sviluppo a corto di idee per un nome alternativo. La scelta cadde su “Genève”, in onore del Salone di Ginevra del 1975. Qui, infatti, venne presentato un modellino in fibra di vetro a grandezza naturale della concept car.

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