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Ferrari F50 Legacy Tour: dalla Toscana a Maranello con la F1 stradale

Si profila un evento coi fiocchi, in omaggio alla regina.

Ferrari F50
Foto da profilo Facebook Ferrari / Musei Ferrari

Andrà in scena dal 6 al 10 maggio 2025 il Ferrari F50 Legacy Tour, per festeggiare il cinquantesimo anniversario di questa iconica vettura. L’annuncio è stato dato nelle scorse ore dalla casa di Maranello, col generico riferimento ad un itinerario fra la Toscana e Maranello. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. Una cosa è certa: saranno scelte delle location e delle strade da sogno, per regalare un’esperienza indimenticabile agli ospiti. A chiudere il cerchio, il classico giro aziendale e la foto di gruppo sulla pista di Fiorano, come da tradizione.

Dopo gli analoghi eventi dedicati alla GTO e alla F40, che l’hanno preceduta nella famiglia delle supercar al vertice del “cavallino rampante“, ecco ora il turno di un’altra opera d’arte a quattro ruote. Anche se per diversi anni non ha avuto il giusto riconoscimento, messa in ombra dall’esuberante carisma della F40, la Ferrari F50 ha saputo riscattarsi da un po’ di tempo a questa parte, guadagnando il ruolo meritato nella storia del marchio emiliano.

Questa sportiva nacque nel 1995 per celebrare, con un paio di anni di anticipo, il mezzo secolo di vita della casa di Maranello. Rispetto alla progenitrice, alata come lei, era più morbida nei tratti. Anche l’erogazione della potenza risultava più fluida. Probabilmente questo, in prima battuta, ha frenato l’esplosione degli entusiasmi, rispetto all’auto che l’aveva preceduta, ma con lo scorrere degli anni tutti hanno capito l’eccellenza assoluta di questa Formula 1 stradale. Non è un abuso di linguaggio: la Ferrari F50 è l’auto più connessa alle monoposto da Gran Premio mai realizzata.

Ferrari F50
Foto Ferrari

Solo la Mercedes-AMG One, a grande distanza temporale da lei, ha riproposto una filosofia simile. Stretto il legame con il bolide portato in pista da Nigel Mansell, nella stagione agonistica 1991. Su questa “rossa”, il gruppo motopropulsore che, insieme alla trasmissione, svolge una funzione portante, è imbullonato alla monoscocca in fibra di carbonio. Stiamo parlando di un V12 aspirato da 4.7 litri, derivato da quella della 640 F1 del 1989, con angolo di 65 gradi fra le bancate. Ovviamente, essendo destinato all’uso stradale, è stato ammorbidito, per migliorarne la guidabilità e l’affidabilità. Sublimi le sue melodie meccaniche, degne delle belve di Formula 1.

Anche le sospensioni si legano a quelle da Gran Premio, con le loro architetture push-rod. Questo, insieme all’ottimo assetto, rende meraviglioso l’handling della Ferrari F50, che regala emozioni dal più alto livello. La sua finezza caratteriale è da Oscar e supera quella delle altre big five. Presto scopriremo se la F80 è capace di fare meglio su questo fronte, oltre che su quello prestazionale, dove la F50 era già surclassata dalla Enzo e da LaFerrari. Qui l’ultima nata della serie si spingerà su un altro pianeta, ma non si vive solo di cifre. Vi riferiamo comunque quelle della Ferrari F50: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.87 secondi e da 0 a 1000 metri in 21.7 secondi, con una velocità massima di 325 km/h.

Abbiamo lasciato per ultimo lo stile del modello, firmato da Pietro Camardella per Pininfarina. Stiamo parlando dello stesso designer autore delle forme della mitica F40. Incredibile il suo fascino, specie nella declinazione aperta. L’impressione è quella di trovarsi al cospetto di un prototipo da pista, strappato al mondo delle corse per concedersi all’uso stradale, ma in un quadro dove l’eleganza è copiosamente presente, in linea con la migliore tradizione aziendale. Facilissimo innamorarsi delle forme di questa supercar, ora celebrata con il Ferrari F50 Legacy Tour 2025.