Sono passati 127 anni dalla nascita di Enzo Ferrari, la figura più importante dell’automobilismo mondiale. Le sue intuizioni, la sua passione e la sua determinazione ne hanno fatto un personaggio simbolo dell’Italia, a livello globale. Innumerevoli i successi raccolti nelle corse. Sconfinata la lista delle vetture da sogno che il marchio del “cavallino rampante” ha plasmato nel tempo.
La venuta al mondo di Enzo Ferrari avvenne il 18 febbraio 1898, ma per le impervie condizioni meteo, la registrazione dell’evento prese forma due giorni dopo. Fu il primo colpo di teatro di un percorso terreno straordinario, fatto di rivincite impossibili, che hanno trasformato le difficoltà in magica eccellenza.
Figlio di Adalgisa Bisbini e Alfredo, Enzo Ferrari sposò in tenera età l’amore per i mezzi a quattro ruote. Il suo desiderio iniziale era quello di diventare pilota. Con una certa dose di sacrifici riuscì a coronarlo. L’esordio in gara avvenne con una CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali), nella corsa in salita Parma-Poggio di Berceto del 1919, dove raggiunse il traguardo al quarto posto nella categoria tre litri.
L’anno dopo mise a segno un risultato straordinario, che brilla come una stella nella sua carriera agonistica: il secondo posto assoluto alla Targa Florio del 1920, su un’Alfa Romeo 4.5 litri. Nel 1923 gareggiò e vinse sul circuito del Savio, a Ravenna. Qui conobbe il padre di Francesco Baracca, leggendario asso dell’aeronautica italiana della prima guerra mondiale.
Da quell’incontro nacque il successivo, con la madre, contessa Paolina che, colpita dal suo coraggio e dalla sua determinazione, gli fece dono del simbolo riportato sulla carlinga dell’aereo del figlio, il famoso “cavallino rampante”, invitandolo a metterlo sulle sue auto, con l’auspicio di una buona fortuna. Il suggerimento fu accolto.
Nel 1924 Enzo Ferrari mise a segno il successo assoluto alla Coppa Acerbo di Pescara. Da persona molto intelligente, capì tuttavia che indossando tuta e casco, per varie ragioni, non sarebbe diventato un fuoriclasse del motorsport. Si rese conto di poter mettere a frutto meglio la sua passione dall’altro lato della barricata.
Diede allora inizio a una collaborazione di altra natura con l’Alfa Romeo, che durò un ventennio, portandolo a ricoprire incarichi di collaudatore, pilota, collaboratore commerciale per le filiali dell’Emilia e delle Marche e, infine, direttore del reparto Corse fino al novembre 1939. Molti i successi raccolti in questa veste. Risultati che fecero bene alla sua reputazione e a quella del “biscione”, la cui storia si intreccia strettamente con quella del “cavallino rampante”. Poi il divorzio, per dissidi interni.
Nel 1940 Enzo Ferrari diede inizio a un nuovo percorso professionale, creando a Modena la Auto Avio Costruzioni, in Viale Trento e Trieste. Il modello che portò al debutto questo brand fu la 815, dotata di un motore a 8 cilindri da 1500 centimetri cubi di cilindrata. Poi fondò il suo marchio, il cui debutto in pubblico avvenne col lancio della Ferrari 125 S, spinta da un V12 da 1.5 litri. L’auto delle origini fu guidata da lui stesso nella prima uscita di fabbrica, il 2 marzo del 1947. Fu l’atto iniziale di una storia meravigliosa, che è mito anche ai nostri giorni.
Con la sua azienda, Enzo Ferrari ha vinto le più importanti sfide dell’Endurance e della Formula 1, cogliendo una quantità infinita di successi. Incredibili anche le auto prodotte negli stabilimenti di Maranello. Ne citiamo solo alcune, in ordine casuale: 250 GT Berlinetta SWB, 250 Le Mans, 250 GTO, 250 California SWB, 250 Testa Rossa, 330 P4, 275 GTB, 365 GTB4/ Daytona, GTO, F40, Testarossa. Credo che basti. Non ci resta che aggiungere una cosa: un doveroso ringraziamento ad Enzo Ferrari per le emozioni uniche e gli straordinari oggetti dei desideri regalati a noi appassionati nel corso degli anni. Chapeau!