A partire da aprile, Stellantis darà il via alla chiusura definitiva dello storico impianto Vauxhall (Opel) di Luton, segnando la fine di 120 anni di produzione di veicoli in questo sito iconico. Le attrezzature verranno trasferite presso lo stabilimento di Ellesmere Port, nel Merseyside. Una mossa che avrà conseguenze drammatiche per l’occupazione locale.
L’addio a Luton fa parte di una più ampia ondata di chiusure a livello nazionale e globale, con Stellantis decisa a far pesare la transizione all’elettrico sulle spalle dei lavoratori per mantenere sufficienti i margini di profitto. La decisione potrebbe causare la perdita di 5.000 posti di lavoro nell’indotto del Bedfordshire, aggravando una crisi economica già profonda nella regione.
Nonostante la gravità della situazione, il sindacato Unite continua a frenare qualsiasi reazione collettiva. Dal 2023, sotto la guida della Segretaria Generale Sharon Graham, il sindacato ha preferito negoziare con Stellantis, assicurando un trasferimento senza intoppi della produzione a Ellesmere Port, piuttosto che organizzare azioni sul territorio per difendere i lavoratori.
Mentre i colloqui proseguivano, nel corso del 2023, l’azienda procedeva indisturbata con i suoi piani. Di fronte alla conferma della chiusura, Graham ha parlato di “tradimento” da parte di Stellantis. Unite ha però accettato aumenti di produttività come merce di scambio, senza ottenere nulla in cambio, lasciando i lavoratori senza una reale strategia di difesa.
Mentre Stellantis prosegue con la sua tabella di marcia, la chiusura di Luton potrebbe non essere l’ultima. Nissan ha annunciato il taglio di 6.500 posti di lavoro e la chiusura di tre stabilimenti in Europa, e il sito britannico di Sunderland potrebbe non essere immune a questa riorganizzazione.
Senza un fronte comune, sembra che i lavoratori dell’automotive continueranno a subire chiusure, tagli e pressioni per aumentare la produttività a scapito della qualità della vita. La mobilitazione collettiva dei lavoratori britannici non è certo finita qui con il caso di Stellantis a Luton.