Stellantis ha messo in atto un’importante strategia sotto la guida di John Elkann, mirando a rafforzare la propria posizione sul mercato americano. Questo piano, che si è sviluppato parallelamente all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, include una serie di manovre che coinvolgono anche il presidente e il suo entourage.
La mossa più recente è la presentazione della richiesta per la creazione di una banca industriale, avvenuta l’11 febbraio 2025, subito dopo l’insediamento di Trump alla Casa Bianca. La domanda, depositata presso lo Utah Department of Financial Institutions, è ancora in attesa di approvazione da parte della Federal Deposit Insurance Corporation.
Il nome prescelto per la banca è Stellantis Bank USA. Ma cos’è esattamente una banca industriale? In America, queste istituzioni sono note come Industrial Loan Companies (ILC), e si occupano di fornire servizi finanziari alle imprese. A differenza delle banche tradizionali, le ILC sono autorizzate non solo a concedere finanziamenti, ma anche ad accettare depositi e a emettere carte di credito. In Italia, Stellantis aveva una struttura simile con FCA Bank, prima della sua cessione al Credit Agricole.
Oltre a Stellantis, anche Ford e General Motors hanno presentato richieste per istituire ILC, mentre altre case automobilistiche come BMW e Toyota hanno già completato il processo. Le ILC offrono vantaggi significativi, sia per i produttori di auto, che per i concessionari e i clienti finali, poiché permettono di facilitare l’acquisto di veicoli tramite finanziamenti e l’emissione di carte di credito.
Il mercato americano rappresenta una sfida cruciale per Stellantis, che nel 2024 ha registrato una flessione del 14,3% nelle vendite rispetto all’anno precedente, una crisi che ha portato alla rimozione del CEO Carlos Tavares. John Elkann, attuale presidente ad interim del gruppo, ha risposto tempestivamente con un piano di rilancio che include investimenti per 5 miliardi di dollari per rinnovare gli stabilimenti americani.