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Alfa Romeo e Abarth, un matrimonio troppo breve nell’era delle prime Gran Turismo

La nascita di questa Gran Turismo fu frutto di collaborazioni straordinarie tra case, designer visionari e maestri carrozzieri.

Abarth Alfa Romeo 2000

Gli anni ’50 segnano una vera e propria epoca d’oro per il mondo dell’automobile, grazie all’esplosione della categoria Gran Turismo. Questa classe, nata a Milano alla fine degli anni ’40, rappresenta il perfetto punto d’incontro tra le vetture da turismo e quelle sportive, dando vita a creazioni straordinarie. Il fascino delle GT risiede nella loro duplice anima, tra auto eleganti e raffinate e creazioni da competizione nel fine settimana.

In un’epoca priva delle attuali restrizioni di mercato e delle rigide normative, la progettazione di una Gran Turismo era un vero processo artistico. Il cliente acquistava un telaio con motore già assemblato, il designer ne tracciava le linee e il carrozziere trasformava quel sogno in realtà. Non esisteva la necessità di profonde modifiche meccaniche per l’uso in pista.

La Gran Turismo era perfetta così com’era, un’opera d’arte su quattro ruote pronta per essere vissuta intensamente, sia su strada che in gara. E se l’occasione era un prestigioso Concorso d’Eleganza a Villa d’Este, Cortina o Campione d’Italia, la preparazione si concentrava sulla cura minuziosa dei dettagli.

Abarth Alfa Romeo 2000

La nascita di una Gran Turismo era frutto di collaborazioni straordinarie tra case automobilistiche, designer visionari e maestri carrozzieri. Nel suo percorso di crescita, Carlo Abarth cercava collaborazioni di prestigio per affermare il suo marchio nel mondo delle corse. Nel 1954, con il supporto della Carrozzeria Ghia, il fondatore dello Scorpione presenta al Salone di Torino un’auto che ambiva a consolidare i rapporti con Alfa Romeo. È così che nasce la Abarth Alfa Romeo 2000.

Questa splendida coupé monta un inedito telaio in lamiera scatolata su cui trova posto, in posizione avanzata, il poderoso quattro cilindri 1.975 cc della 1900 Super Sprint. Un motore raffinato con doppio albero a camme, due valvole per cilindro e una potenza di 135 CV, abbinato a un cambio manuale a quattro marce.

Abarth Alfa Romeo 2000

Il design di questa splendida Gran Turismo porta, secondo alcune fonti, la firma di Giovanni Savonuzzi. La carrozzeria Ghia modella un’elegante due porte dalla silhouette slanciata, con un fronte ispirato al classico stile Alfa Romeo, ma reso unico dall’originale conformazione dei fari con “palpebra” e da un’inedita reinterpretazione dello scudetto Alfa, incassato in una nicchia. L’ampia griglia anteriore richiama le Ferrari dell’epoca, enfatizzando la sportività del modello. La fiancata, impreziosita da una suggestiva livrea bianca e blu, è caratterizzata da un parabrezza basso e avvolgente che accompagna la sinuosa linea del tetto.

Abarth Alfa Romeo 2000

Dopo essere stata presentata anche al Salone di Parigi, questa straordinaria coupé non ha trovato spazio nei piani sportivi di Alfa Romeo e Abarth, rimanendo purtroppo un esercizio di stile senza seguito. Ma il suo fascino senza tempo continua ancora oggi a rappresentare un’autentica espressione del genio automobilistico italiano.