Di solito le repliche delle supercar più blasonate prendono forma da vetture molto più popolari, riviste profondamente sul piano estetico, per guadagnare una certa affinità visiva con i gioielli cui si ispirano. Mai avremmo potuto immaginare che il proprietario di una Honda NSX avrebbe sacrificato l’originalità della sua auto sportiva per farla somigliare alla Ferrari 360 Modena. La cosa è realmente successa.
Il risultato è una replica il cui costo complessivo si è spinto oltre la cifra di acquisto della “rossa”. La cosa, quindi, oltre che blasfema, sembra anche priva di senso, ma forse il tizio ha voluto coniugare la migliore economia di esercizio della vettura giapponese alla magia delle forme, sicuramente molto più belle, della supercar del “cavallino rampante”. Non riesco a trovare altra spiegazione diversa da questa, pur cercando (con sacrificio) di calarmi nei panni di chi ha commissionato la trasformazione.
I lettori abituali dei miei post sanno quanto io sia allergico alle repliche delle auto più nobili, specie se firmate dalla casa di Maranello. Qui l’oltraggio è doppio, perché coinvolge anche un’altra sportiva di razza, molto amata dagli appassionati. Nel mondo, però, c’è chi vede le cose in modo diverso. Allora, non mi resta che accettare l’arcobaleno dei pensieri, anche se con le opere d’arte ci vorrebbe un rispetto sacro, abbinato a un approccio monocromatico.
Fa un certo effetto vedere un’auto speciale come la Honda NSX usata come base per una replica della fantastica Ferrari 360 Modena. Mai avrei potuto immaginare una cosa del genere, ma la realtà, a volte, supera ogni volo della fantasia. L’esemplare così conciato ha preso forma in Svizzera, dove ancora si trova. Adesso è in vendita, a un prezzo non lontano da quello che ha sul mercato dell’usato la vera “rossa”.
Si fatica a credere che possa trovare un acquirente, vista l’alternativa, ma non si può escludere il processo di shopping, magari ad opera di qualcuno, come l’attuale proprietario, desideroso di avere una replica molto prestazionale della creatura del “cavallino rampante“, con costi di gestione e manutenzione meno impegnativi, grazie a un’affidabilità a prova di proiettile.
Per l’insolito tuning di cui ci stiamo occupando, sono stati usati anche dei componenti originali della Ferrari 360 Modena, come le calotte degli specchietti e i gruppi ottici. Il resto della carrozzeria della sportiva giapponese è stato quasi del tutto rimodellato, per raggiungere una soddisfacente connessione visiva con la supercar emiliana. Anche l’abitacolo è stato investito dal processo di revisione, con modifiche di un certo rilievo.
Sotto il cofano posteriore continua a pulsare il motore Honda V6 VTEC da 3.0 litri di cilindrata, ad alimentazione atmosferica, portato a 300 cavalli di potenza massima, contro i 274 cavalli del modello originale. Modificato il sistema di scarico, per garantire una colonna sonora più inebriante di quella di partenza. Anche le prestazioni dovrebbero risultare migliori rispetto all’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5.7 secondi e alla punta velocistica di oltre 270 km/h della vettura standard. Quest’ultima è ricordata anche per la grande finezza caratteriale e per la connessione con Ayrton Senna.
Secondo la scheda dell’esemplare, riportata sul canale di vendita Mobile, la Honda NSX trasformata in “Ferrari Style” ha percorso 98.562 chilometri e versa in “condizioni ottimali”, avendo appena subito un importante intervento di manutenzione. Da 18 anni appartiene allo stesso proprietario. Il prezzo richiesto è di 75.000 euro. Quasi quanto una 360 Modena usata.
La sportiva italiana è molto più recente della vettura giapponese, essendo nata nel 1999, quindi quasi dieci anni dopo. Sublime nelle sue alchimie, gode della spinta di un cuore V8 da 3.5 litri di cilindrata, a 5 valvole per cilindro, che eroga 400 cavalli di potenza massima, a 8.500 giri al minuto. Il tutto su un peso di 1.290 chilogrammi. Ne deriva un quadro prestazionale di riferimento per i suoi tempi. Alcune cifre aiutano a capire meglio le cose: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.5 secondi, da 0 a 400 metri in 12.6 secondi, da 0 a 1000 metri in 22.9 secondi. La punta velocistica si spinge oltre la soglia dei 295 km/h. Il dipanarsi delle performance è accompagnato da un sound da corsa, che regala incredibili scariche di adrenalina. Beh, a questo punto avrete capito cosa comprerei. E voi?




Fonte | Carscoops
Foto | Mobile