Una Lancia Beta Coupé Gruppo 4 del 1974 viene offerta da RM Sotheby’s alla tentazione degli appassionati più facoltosi, che possono spendere una cifra importante per l’acquisto di una vettura storica. Declinazione racing dell’omonima creatura stradale, lanciata in sostituzione della vecchia Fulvia, quest’automobile non è entrata nel cuore come l’altra. Pure sui campi di gara fu meno gloriosa, ma ha personalità da vendere. Nella galassia a quattro ruote è inconfondibile. Qui non si corre il rischio di confonderla con altre opere della specie.
L’esemplare in vendita è quello con telaio 1050. Si tratta di uno dei primi preparati dalle Officine Lancia per il Gruppo 3 dei rally. In tempi successivi avvenne l’aggiornamento, per aderire al capitolato tecnico del Gruppo 4. Gli interventi sono sottolineati visivamente dai caratteristici passaruota allargati.
Come riferito nella scheda di vendita, questa Lancia Beta Coupé da corsa fu utilizzata a lungo da team e piloti di spicco dell’universo dei rally. Con loro prese parte a un buon ventaglio di corse tra il 1974 e il 1980. La livrea più nota, fra quelle scelte per vestire la sua carrozzeria sui campi di gara, fu quella che la caratterizza ancora oggi: una configurazione grafica che rende omaggio allo sponsor/owner del tempo, Beretta-Lecco.
Una volta entrata nell’età pensionistica, intendendo per tale l’uscita di scena dall’universo dorato del motorsport, questa vettura è diventata una felice presenza in alcune collezioni private, cui ha dato un tocco diverso da quelli rituali. Non è facile, infatti, vedere nelle raccolte automobilistiche un mezzo del genere.
Auto perfettamente in forma
Una prima rinfrescata al modello fu affidata al maestro preparatore Carlo Facetti, che ricostruì il motore, mentre un’altra officina si occupò del “ringiovanimento” delle sospensioni e del telaio della vettura, col pieno rispetto dei crismi della conservazione. Nel 2024 è stato completato il restauro, presso Autoelite. Poco dopo, nella ritrovata freschezza, degna dei tempi migliori, la “nostra” vettura prese parte alla Modena Cento Ore, evento di fama internazionale riservato alle auto storiche. Nel meeting motoristico emiliano seppe guadagnare le sue attenzioni.
Questa Lancia Beta Coupé Gruppo 4 ha le credenziali giuste per prendere parte a raduni importanti o a gare per vetture degli anni romantici, senza scontare un’immagine da cenerentola. Le prestazioni sono ancora di buona tempra per non fare brutta figura. A favore dell’esemplare, nella prospettiva collezionistica, gioca la sua originalità. Nella famiglia di appartenenza è una delle auto più significative oggi esistenti. Questo spiega la richiesta di 120 mila euro, fatta dal venditore con il supporto commerciale di RM Sotheby’s.
A fronte della spesa, si può entrare immediatamente in possesso di una vettura speciale, attualmente custodita nella città simbolo della passione motoristica a quattro ruote: Maranello. Possiamo parlare di un suggestivo gioco di incastri. Preparata nuova dal reparto corse della casa madre, questa Lancia Beta Coupé Gruppo 4 ebbe come primo acquirente la Scuderia Grifone. Con il noto team prese parte al campionato monomarca di quell’anno riservato al modello. Sotto il cofano anteriore pulsava (e continua a pulsare) un motore a 4 cilindri in linea da 1.8 cilindri.
Nata come Gruppo 3, questa vettura fu omologata in Gruppo 4 già nel mese di ottobre del suo anno di esordio. In tale veste prese parte alle sfide successive al Rally di Sanremo. Dopo la parentesi Grifone, la Lancia Beta Coupé di cui ci stiamo occupando fu ceduta al Garage Centrale di Roberto Beretta. La veste estetica attuale si lega a quella proprietà. Quando la carriera sportiva giunse al suo epilogo, iniziò la parentesi collezionistica.
L’auto è stata acquistata dall’attuale proprietario nel 2024 in un’asta di RM Sotheby’s a Monaco, con l’intenzione di riportarla alle sue radici competitive. Per questo motivo, Autoelite ebbe l’incarico di eseguire la ricostruzione completa del motore e il restauro dell’impianto elettrico. Lo scopo? Prendere parte, in modo pimpante, alla già citata Modena Centro Ore 2024. Adesso è il turno di una nuova vendita, che si prepara a fare la gioia di un altro acquirente.
Lancia Beta Coupé: una sportiva romantica
Ricordiamo che nella versione stradale, la Lancia Beta Coupé era la declinazione sportiva dell’omonima famiglia di vetture prodotte dalla casa torinese tra il 1972 e il 1984. Il modello fu lanciato nel 1973 e si caratterizzava per una linea densa di carattere, frutto dell’estro creativo di Piero Castagnero. Giusto per dare un’idea, stiamo parlando della stessa persona che aveva firmato lo stile della Fulvia Coupé. A lui va il merito di aver conferito un taglio distintivo al suo design, che non difetta certo di carattere, anche se non è propriamente bello, almeno a mio avviso.
In totale il modello sbocciò in 10.468 esemplari, a riprova del suo successo commerciale. Numeri del genere, per una 2+2, erano in quel periodo storico non così scontati. Sotto il cofano anteriore della Lancia Beta Coupé inizialmente trovarono posto 2 motori bialbero, da 1.592 centimetri cubi con 109 cavalli e da 1.756 centimetri cubi con 119 cavalli. Due anni dopo il debutto, quando l’orologio del tempo segnava l’anno 1975, giunse la seconda serie, col lancio di una versione da 2.0 litri di cilindrata, che spinse più in alto il baricentro della famiglia, coi suoi 119 cavalli di potenza massima. Cambiamenti presero forma anche nel resto del ventaglio propulsivo.
Nel 1976 altre novità furono portate al debutto sulla Lancia Beta Coupé, con l’arrivo della versione da 1.297 centimetri cubi, in grado di esprimere 82 cavalli vapore. L’anno dopo giunse sul mercato la terza serie del modello. Nel 1981 un nuovo restyling, anche questa volta non troppo marcato. Il motore base vide crescere il suo dimensionamento, da 1297 a 1367 centimetri cubi, con riflessi positivi sulla potenza, passata a 84 cavalli.
Sul motore da 2.0 litri giunse l’iniezione elettronica, facendo crescere la scuderia a 122 cavalli. Il riferimento energetico della gamma fu però scritto dalla successiva Lancia Beta Coupé Volumex, il cui cuore da 1.995 centimetri cubi, grazie al compressore volumetrico Roots, poteva spingersi fino ai 136 cavalli di potenza massima. La Gruppo 4 in vendita a Maranello è però di epoca anteriore ed è dotata dell’unità propulsiva da 1.8 litri delle origini.









Fonte | RM Sotheby’s