Nonostante gli ordini di Alfa Romeo Junior vadano a gonfie vele, la produzione della casa milanese in Italia sta subendo un forte calo come evidenziato dai sindacati nelle scorse ore. Del resto il SUV compatto viene prodotto a Tychy in Polonia e dunque non fornisce alcun contributo ai dati di produzione dello storico marchio milanese in Italia. Si registra infatti un forte calo nella produzione di Giulia e Stelvio a Cassino. Del resto le due auto sono ormai giunte alla fine della loro carriera e si attende l’arrivo delle nuove generazioni. Ma anche il più recente Tonale non se la passa bene a Pomigliano dove viene prodotto.
Forte calo della produzione per Alfa Romeo in Italia con Giulia, Stelvio e Tonale a Cassino e Pomigliano
Nello stabilimento di Cassino, dove avviene l’assemblaggio delle Alfa Romeo Giulia, Stelvio e Maserati Grecale, la produzione ha subito una significativa diminuzione. Nei primi tre mesi del 2025, infatti, sono stati assemblati solo 4.655 veicoli, registrando una riduzione drastica del 45,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il 2024. Questo calo evidenzia un rallentamento importante nella produzione, che potrebbe essere legato a vari fattori, tra cui possibili difficoltà nelle forniture, cambiamenti nella domanda del mercato o ristrutturazioni interne.
Anche nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove vengono prodotte l’Alfa Romeo Tonale e la sua cugina Dodge Hornet, la situazione non è molto migliore. Secondo il sindacato locale, la produzione ha registrato un calo del 30% nel primo trimestre del 2025, con solo 5.016 unità assemblate. Questo dato è ben distante dalle 16.400 unità prodotte nello stesso periodo del 2023, evidenziando una flessione significativa che potrebbe essere dovuta a diverse problematiche, come la riduzione della domanda, difficoltà nelle catene di approvvigionamento o cambiamenti nelle strategie aziendali.
In totale sono 8.686 le auto di Alfa Romeo prodotte nel primo trimestre del 2025 nel nostro paese e i sindacati ipotizzano che continuando così le cose le vetture del Biscione nei restanti 9 mesi dell’anno non supereranno quota 35 mila unità, registrando il livello più basso di sempre.