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John Elkann mette in guardia dal “pericolo” che grava sull’industria auto in Europa e negli USA

Un intervento breve, ma che ha toccato tutti i punti caldi quello di John Elkann

John Elkann

Il Presidente di Stellantis, John Elkann, è tornato a parlare a margine dell’assemblea generale degli azionisti del gruppo automobilistico che si è svolta ieri. Il numero uno di Stellantis ha messo in guardia gli azionisti della sua azienda dai pericoli che gravano sul settore automotive sia negli Stati Uniti che in Europa.

Ecco cosa ha detto ieri John Elkann agli azionisti di Stellantis riuniti in assemblea generale

John Elkann ha detto agli azionisti: “Con tariffe dolorose e regolamentazioni eccessivamente rigide, le industrie automobilistiche americana ed europea sono in pericolo, mentre la Cina è su una traiettoria diversa. Il mercato americano è seriamente colpito dai sovrapprezzi doganali introdotti da Donald Trump sulle importazioni di veicoli, ma anche dagli strati aggiuntivi di tasse, in particolare su alluminio, acciaio e ricambi auto”.

Per quanto riguarda invece l’Europa, John Elkann ha dichiarato: “Le normative sulle emissioni di CO2 hanno imposto una traiettoria irrealistica verso l’elettrificazione, slegata dalle realtà del mercato. I governi europei, a volte bruscamente, hanno ritirato gli incentivi all’acquisto e le infrastrutture di ricarica rimangono inadeguate . Di conseguenza, i consumatori faticano a passare ai veicoli elettrici “.  

John Elkann

In questo scenario, Stellantis si dice «impegnata nel lancio di nuovi modelli e nell’ottimizzazione delle operazioni, in un contesto particolarmente complesso nei due mercati principali». Secondo il presidente John Elkann, «le decisioni politiche e le normative vigenti in Europa e negli Stati Uniti stanno esercitando forti pressioni sull’intero settore”. Ricordiamo che sempre ieri il presidente di Stellantis ha confermato la nomina di un nuovo CEO in sostituzione di Carlos Tavares entro la fine del primo semestre del 2025.

«Le difficoltà affrontate lo scorso anno sono state in parte responsabilità nostra», ha ammesso Elkann, sottolineando che «proprio per questo il risultato è stato ancora più deludente». Tuttavia, ha poi evidenziato che «da quel momento è partita una nuova fase, significativa per il futuro dell’azienda».