Negli Stati Uniti d’America cresce il numero di auto rubate durante il trasporto. Le cifre dei furti, in senso assoluto, non sono grandi, ma la tendenza in atto è preoccupante. Uno dei casi più recenti ha avuto per protagonista una “rossa”. Si tratta di una Ferrari Roma. Questa è misteriosamente scomparsa durante il trasloco dal venditore al compratore. La coupé del “cavallino rampante” è svanita nel nulla, insieme a chi l’aveva avuta in consegna per la spedizione. Ora si profila un bel contenzioso legale con chi si è fidato in modo leggero del falso camionista.
Ad acquistare la sportiva emiliana era stato un salone del Minnesota che, non avendola ricevuta, ha intentato una causa legale contro la concessionaria Bentley di Denver, dove aveva effettuato lo shopping, e contro la compagnia di spedizione incaricata di effettuare il trasferimento del mezzo. Chi doveva controllare l’identità del trasportatore non lo ha fatto, consentendo al malvivente di introdursi nel meccanismo, con fine fraudolento.
Dalle notizie che circolano in rete – al vaglio degli inquirenti – pare che né la concessionaria né l’agente di spedizione abbiano verificato l’identità o le credenziali del camionista. Così quest’ultimo ha avuto vita facile, ma non penso che se la farà franca, perché qualche telecamera lo avrà comunque ripreso, sia dentro che fuori dal luogo in cui si è consumato il furto. Sono certo che il finto corriere finirà presto nelle mani delle forze dell’ordine, per assicurarlo alla giustizia, ma è difficile dire che fine abbia fatto la povera Ferrari Roma, vittima innocente di una catena di sbagli, commessi da altri.
La concessionaria Bentley potrebbe essere chiamata in causa in prima battuta, per ristorare il danno, pari all’intero prezzo d’acquisto dell’auto più gli eventuali guadagni derivanti dalla sua vendita, oltre che per risarcire la perdita di fiducia cagionata al salone di destinazione, un cui cliente aveva già ordinato la Ferrari Roma, contento di riceverla in fretta. Anche la società di spedizione avrà le sue gatte da pelare, perché su di lei potrebbe essere esercitata una parziale o totale rivalsa.
Dispiace registrare, in giro per il pianeta, una crescita degli atti criminosi. L’onestà sembra sempre meno comune e non ci si può più fidare quasi di nessuno. Triste vivere in un mondo così, ma purtroppo bisogna adattarsi, in attesa che i legislatori assumano dei provvedimenti seri per invertire il trend. Notevole anche il lavoro che sono chiamate a fare le famiglie, le scuole e gli enti educativi, per trasmettere le buone regole del vivere civile. Mi rendo conto che il processo sarà lungo, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Protagonista della sottrazione illecita di cui ci siamo occupati è stata, come dicevamo, una Ferrari Roma. Questa “rossa”, presentata nel 2019, rende omaggio alla capitale italiana, per celebrarne la Dolce Vita dei tempi romantici. Il suo design è pulito ed elegante, anche se la vistosa calandra in tinta con la carrozzeria lascia molto perplessi. Pur essendo bella, non ha il carisma di altre auto del “cavallino rampante”. Ecco perché fa battere meno il cuore degli appassionati.
Sotto il lungo cofano anteriore trova accoglienza un motore V8 biturbo da 3.9 litri di cilindrata, disposto in posizione arretrata, che sviluppa 620 cavalli vapore di potenza massima, con un picco di coppia di 760 Nm. Questa energia giunge al suolo, sulle ruote posteriori, col supporto di un cambio Getrag doppia frizione F1 ad 8 rapporti. Si tratta della stessa trasmissione della SF90 Stradale.
Il quadro prestazionale è degno del prestigio del marchio, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 3.4 secondi e da 0 a 200 km/h in 9.3 secondi. La punta velocistica supera la soglia dei 320 km/h. Peccato che un esemplare della specie sia stato preso di mira da un ladro, forse su commissione. Il tizio si è appropriato indebitamente del modello, che non è mai giunto nella legittima destinazione. Speriamo che il malvivente, i possibili complici e l’eventuale mandante finiscano presto nelle maglie della giustizia.
Fonte | Carscoops