La Jeep Commander 2.2 turbodiesel rappresenta l’ultimo baluardo dei motori a gasolio nella gamma del marchio in Brasile. Questa versione, sebbene segni la fine di un’era per Jeep nel Paese, conserva caratteristiche capaci di mantenere alto l’interesse degli appassionati del diesel. Il nuovo motore 2.2 sostituisce il precedente 2.0 Multijet, offrendo maggiore coppia (38,8 kgfm contro i 35,7 kgfm delle altre Jeep), a fronte di un rincaro di circa R$ 4.000.
Jeep Commander: grazie al nuovo motore turbodiesel è ancora più economica e veloce rispetto a prima
Il prezzo della Jeep Commander Overland 2.2 arriva così a R$ 309.990 ed è l’unica variante disponibile con questa motorizzazione. In confronto, la versione 1.3 turbo flex costa R$ 276.990, mentre quella con il potente 2.0 Hurricane a benzina raggiunge i R$ 318.990. Il modello mantiene gli eleganti interni marroni in pelle e pelle scamosciata, il tetto panoramico, l’audio Harman Kardon, sedili elettrici anteriori con memoria, portellone con sensore e strumentazione digitale da 10,25 pollici.
L’elenco delle dotazioni di sicurezza comprende sette airbag, avviso di collisione con frenata automatica, rilevatore di angoli ciechi, assistente al mantenimento della corsia, avviso di cambio corsia, rilevatore di stanchezza del conducente, riconoscimento dei limiti di velocità, abbaglianti automatici e assistenza al parcheggio, importanti per un’auto lunga 4,77 m. Ma non ha telecamere con visione a 360°.
Potenza e coppia extra sono sempre benvenute, ma le modifiche apportate alla Jeep Commander non si limitano a questo. Il cambio automatico a nove velocità ha ora lo stesso rapporto di trasmissione del Ram Rampage 2.2, con un rapporto del differenziale finale allungato del 14%. È stata mantenuta la trazione permanente 4×4, con modalità operative per neve, fango e ghiaia, ed è presente anche un bloccaggio del differenziale per distribuire uniformemente la potenza tra gli assi. La modalità ridotta si ottiene mantenendo le marce più basse.
Le modifiche introdotte sulla Jeep Commander hanno avuto un impatto tangibile sul comportamento su strada, rendendo l’accelerazione più fluida e progressiva. In passato, con il propulsore turbodiesel 2.0, il cambio tendeva a passare troppo rapidamente dalla prima alla seconda marcia, spezzando l’erogazione della potenza. Ora, grazie all’aumento della coppia fino a 45,9 kgfm — disponibile già a 1.500 giri/min, ossia 150 giri prima rispetto a prima — le prestazioni risultano più corpose e lineari a ogni regime.
Questo rende l’auto più reattiva e leggera nella guida quotidiana. Anche il comfort acustico è migliorato: il motore lavora a regimi inferiori per offrire buone prestazioni, risultando così più silenzioso. Tuttavia, quando spinto a fondo, il nuovo 2.2 turbodiesel sprigiona un suono profondo e robusto, che ricorda quello dei motori montati sui pick-up di maggiore cilindrata, conferendo al Commander un tono più deciso e autorevole.