Nuova Lancia Delta sarà la terza novità per la gamma di Lancia dopo Ypsilon nel 2024 e nuova Gamma nel 2026. Il suo deutto originariamente previsto per il 2028 è stato spostato dallo stesso numero uno di Lancia, l’amministratore delegato Luca Napolitano, ai primi mesi del 2029. Al momento di questa vettura si sa ben poco. Sappiamo che nascerà su piattaforma STLA Medium che sarà lunga circa 4,4 metri e che nello stile sarà fedele a se stessa con un design squadrato, muscolare, geometrico e sportivo.
Nuova Lancia Delta: se sarò così potrebbe davvero spaccare ma con un prezzo equo
Nuova Lancia Delta che inizialmente doveva essere solo elettrica invece avrà almeno una versione termica. Si dovrebbe trattare di un’ibrido ma al momento sicurezze in proposito non ve ne sono. A proposito di quello che sarà il design di questo atteso modello, qui vi mostriamo un vecchio render del designer e creatore digitale Alessandro Masera che aveva immaginato in questa maniera la vettura. Secondo noi si tratta di un’ipotesi molto suggestiva che in parte potrebbe effettivamente averci dato un primo concreto indizio di quello che potrebbe essere il design di questa vettura che secondo i fan più ottimisti potrebbe riportare Lancia nel WRC.
Il nostro parere in proposito è che se la nuova Lancia Delta dovesse avere uno stile simile a quello dei render che vi mostriamo potrebbe davvero rappresentare un qualcosa in più che una semplice ciliegina sulla torta di una gamma completamente rinnovata come vi avevamo detto qualche tempo fa. La vettura potrebbe infatti dare una grossa mano ad aumentare e non poco le vendite del brand in Italia e in Europa avendo ancora moltissimi estimatori ovunque. Questo ovviamente a patto che l’auto rimanga realmente fedele al suo celebre antenato non solo come design ma anche come prestazioni, tenuta di strada etc. Ovviamente per il successo di questa auto un ruolo importante lo avrà come sempre anche il listino prezzi.
Se questa auto sarà proposta a prezzi equi siamo sicuri che i numerosi fan del modello risponderanno in massa e la vettura potrebbe effettivamente costruirsi una nicchia importante all’interno del segmento premium del mercato auto in Europa. Questo in special modo nel caso in cui alla fin fine Stellantis trovasse un modo di produrla in Italia garantendo alla vettura di potersi fregiare dell’essere un prodotto made in Italy. Non sarà sicuramente facile ma volendo la possibilità ci sarebbe dato che questa piattaforma viene impiegata a Melfi per auto tra cui DS N.8, nuova Lancia Gamma e Nuova Jeep Compass. L’altra soluzione potrebbe essere utilizzare la STLA Small che è adatta anche per auto oltre i 4,3 metri e costruire l’auto a Pomigliano. Ma ovviamente qui siamo nel campo della fantasia essendo la prima ipotesi la più probabile.