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Ferrari 296 GTS Assetto Fiorano Tailor Made con la storica livrea Maranello Concessionaire

Gli allestimenti specifici creati dagli uomini del “cavallino rampante” sono sempre al top.

Ferrari 296 GTS Assetto Fiorano Tailor Made
Foto da profilo Facebook Ferrari

Un’altra Ferrari 296 GTS, con Assetto Fiorano, è stata sottoposta a un trattamento di personalizzazione dagli specialisti del programma Tailor Made della casa di Maranello. L’attenzione ai dettagli definisce il lavoro, gestito con grande sapienza e cultura storica, per assecondare al meglio le richieste di un proprietario ricco di passione.

Il tradizionale Rosso è abbinato a una grafica Azzurro La Plata, in una veste che si completa con delle rotonde da corsa, in tinta bianca, al centro del cofano anteriore e delle fiancate. Su quella frontale, nella parte bassa, c’è un piccolo motivo Union Jack. Gli amanti della tradizione sanno che questa è la livrea usata sulle Gran Turismo da corsa dall’importatore inglese Maranello Concessionaire. Furono trattate con gli stessi colori persino i modelli 250 Le Mans e 250 GTO del 1964. La liaison col passato si celebra quindi al meglio in questo allestimento, unico nel suo genere.

All’interno, il tono racing continua con accenti blu scamosciati sui sedili da corsa in carbonio, sul cruscotto inferiore e sugli inserti della cabina di pilotaggio. Il risultato profuma di grande nobiltà. Protagonista di questo servizio bespoke è stata, come dicevamo, una Ferrari 296 GTS, con Assetto Fiorano. Versione “targa” dell’omonima coupé, si distingue dalle progenitrici (458, 488, F8) per l’arco sul lunotto, la finestra sul motore e le nervature dorsali. Con lei si è aperto un nuovo capitolo nel prestigioso libro delle sportive scoperte del “cavallino rampante”.

Esteticamente intrigante, specie nella vista laterale e nello specchio di coda, questa supercar a motore centrale-posteriore regala un’ampia versatilità operativa, grazie al tetto rigido retrattile (RHT). La soluzione permette, in pochi secondi, il passaggio dalla confortevole posizione chiusa all’affascinante configurazione aperta, per regalare le impagabili emozioni della guida en plein air. Il tutto senza pagare dazio in termini di precisione di guida e dinamiche stradali. Lo scotto prestazionale, infatti, è quasi impercettibile rispetto alla più leggera e robusta sorella coupé.

Ferrari 296 GTS Assetto Fiorano Tailor Made
Foto da profilo Facebook Ferrari

I tratti flessuosi del cofano posteriore danno protezione all’unità propulsiva scelta per alimentare il modello, che riduce il frazionamento rispetto alle vetture precedenti della stessa specie. La Ferrari 296 GTS è infatti spinta da motore endotermico V6 biturbo da 2.992 centimetri cubi di cilindrata, con angolo di 120° fra le bancate, accoppiato a cuore elettrico plug-in (PHEV). Il frutto di questa sinergia è una potenza di sistema nell’ordine degli 830 cavalli, espressi a 8.000 giri al minuto, con un picco di coppia di 740 Nm a 6.250 giri al minuto. Nella famiglia di modelli da cui discende, aperta dalla 308 GTS, non si erano mai registrate cifre del genere.

Come sulle altre, anche qui la trazione è posteriore. L’immensa energia viene trasmessa a terra mediante una trasmissione F1 a doppia frizione, con otto rapporti. Di riferimento le performance, degne di una vettura da corsa. La Ferrari 296 GTS è in grado di bruciare in soli 2.9 secondi il passaggio da 0 a 100 km/h. Dopo 7.6 secondi, con partenza da fermo, i 200 km/h sono già un ricordo. La spinta prosegue in modo vigoroso fino alla velocità massima di 330 km/h. Sono numeri molto esplicativi, ma forse non tanto quanto il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano: 1’21″80.

Ancora più inebriante è la finezza della sua guida, che accompagna le danze del modello, conferendogli una precisione chirurgica. Qui il feeling è addirittura migliore che sulla SF90 Spider. Il telaio, le sospensioni, l’aerodinamica e l’impianto frenante sono all’altezza di questa eccellenza, cui concorrono in modo importante. Come abbiamo riferito in un’altra circostanza, sulla Ferrari 296 GTS il divertimento di guida tocca il suo diapason.

Con l’Assetto Fiorano, questa vettura diventa ancora più specialistica e veloce. Giusto quindi che per la livrea racing scelta per l’esemplare trattato dal reparto Tailor Made si sia optato per questo allestimento. Nessuna modifica ha interessato la meccanica. Non era necessario, perché siamo al cospetto di un’auto sportiva dai contenuti ingegneristici al vertice. Anche se al posto del V8 sfoggia un V6, che la riallaccia idealmente alla vecchia Dino 206/246, non paga dazio sul fronte emotivo.

Addirittura le sue musicalità meccaniche risultano più gradevoli delle sorelle biturbo più frazionate e si riallacciano, in qualche modo, a quelle sublimi delle V12, ma con toni meno energici e seducenti, sebbene molto ma molto suggestivi ed evocativi. Tanto di cappello ai progettisti, che hanno saputo dare la migliore anima Ferrari a questa sportiva dell’era moderna, disegnata da Flavio Manzoni meglio di altre “rosse” contemporanee. Molto pulita l’esecuzione stilistica della Ferrari 296 GTB, che non si concede inutili fronzoli. Nei suoi tratti si coglie qualche rimando agli stilemi della storica 250 Le Mans, specie nella parte posteriore, ma qui è la modernità a dominare la scena.

Fonte | Ferrari