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Stellantis aiuta Marelli anticipando i pagamenti per evitare il blocco della produzione

Marelli, nata dalla fusione tra l’italiana Magneti Marelli e la giapponese Calsonic Kansei nel 2019, sta attraversando una fase delicata di ristrutturazione finanziaria

Marelli
Marelli

Secondo quanto riportato dalla stampa giapponese, Stellantis sarebbe intervenuto per offrire un concreto supporto a Marelli, azienda specializzata nella componentistica per auto, attraverso l’anticipo di alcuni pagamenti. L’obiettivo principale del gruppo guidato da John Elkann quello di rafforzare la liquidità dell’azienda evitando così lo stop alla produzione che potrebbe essere molto pericolso, con gravi ripercussioni sulla catena di approvvigionamento globale del gruppo automobilistico nato dalla fusione di FCA e PSA.

Stellantis sarebbe intervenuto per offrire un concreto supporto a Marelli attraverso l’anticipo di alcuni pagamenti

Marelli, che come sappiamo è frutto della fusione tra la società italiana Magneti Marelli e la giapponese Calsonic Kansei nel corso del 2019, sta vivendo un momento molto delicato di ristrutturazione finanziaria. La società era stata venduta nel 2018 dall’allora Fiat Chrysler Automobiles per oltre 6 miliardi di euro. Ora, con la crescente pressione sui fornitori e lo spettro di un blocco delle forniture, Stellantis ha deciso di agire per garantire la continuità operativa e tutelare l’intera filiera industriale.

L’agenzia di stampa giapponese Kyodo ha in Giappone ha fatto sapere che Marelli, importante fornitore di componentistica per l’industria automobilistica, sarebbe a rischio sospensione delle attività produttive a causa di una grave crisi di liquidità. Questa possibilità potrebbe avere pesanti conseguenze sull’intera catena di approvvigionamento globale, in particolare per Stellantis, che dipende in larga misura da Marelli per la fornitura di sistemi di illuminazione e componenti fondamentali per i motori.

Più che un semplice intervento finanziario, quello di Stellantis si configura come un aiuto di natura operativa. Secondo quanto riportato da Kyodo, il gruppo automobilistico non ha iniettato nuovo capitale nella società, ma ha deciso di accelerare i pagamenti per le forniture già pattuite. Questa misura ha permesso a Marelli di ottenere liquidità immediata per coprire le spese correnti, evitando così il ricorso a nuovi finanziamenti e l’aggravarsi del debito.

Il rapporto tra Marelli e Stellantis è di stretta interdipendenza: il gruppo guidato da John Elkann è infatti uno dei principali clienti dell’azienda giapponese. Ma proprio le difficoltà economiche di Stellantis – che ha registrato una flessione del 70 per cento dell’utile netto nell’esercizio chiuso a dicembre 2024, complice il rallentamento del mercato nordamericano – starebbero indirettamente influenzando la tenuta finanziaria del fornitore. L’iniziativa di Stellantis rappresenta quindi un tentativo di proteggere non solo un partner strategico, ma l’intera filiera produttiva, in un contesto economico internazionale sempre più fragile e competitivo.

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Oltre ai problemi immediati di liquidità, Marelli deve fronteggiare una situazione debitoria assai difficile. Secondo quanto riportato da fonti giapponesi, il 31 marzo scorso un consorzio di istituti di credito, guidato da Deutsche Bank e Mizuho Bank, ha concesso una proroga di un mese per il rimborso di una tranche di debito da 18 miliardi di yen, equivalenti a circa 110 milioni di euro. Questa somma rappresenta solo una piccola parte di un’esposizione complessiva ben più ampia, che supera i 650 miliardi di yen, ovvero oltre 4 miliardi di euro.

Marelli, secondo le indiscrezioni, sarebbe attualmente impegnata in delicate trattative con il pool bancario per ottenere un nuovo piano di finanziamento, che potrebbe consentirle di ristrutturare almeno in parte il proprio debito e guadagnare tempo per proseguire le operazioni industriali. Tuttavia, al momento non è stato ancora raggiunto alcun accordo formale, lasciando l’azienda in una posizione di estrema incertezza, con ripercussioni potenzialmente critiche anche per i suoi clienti strategici, primo fra tutti Stellantis.