Nonostante le vendite poco brillanti della sua prima muscle car elettrica, la Dodge Charger Daytona EV, e le pressioni degli appassionati che invocano il ritorno del mitico Hemi V8, Stellantis prosegue senza esitazioni la sua corsa verso il futuro.
Il gruppo automobilistico ha confermato il lancio di una flotta pilota di Dodge Charger di prova equipaggiati con batterie allo stato solido entro il 2026. Fortunatamente, lo sviluppo procede secondo i programmi previsti. Tuttavia, non tutto è oro: confrontando i dati diffusi con le promesse dei produttori cinesi, i risultati appaiono meno impressionanti.
Stellantis, in collaborazione con Factorial Energy, punta comunque a portare questa innovativa tecnologia nella produzione di serie Dodge entro la fine del decennio. Recentemente, la partnership ha validato celle da 77 Ah, capaci di offrire una densità energetica di 375 Wh/kg e una durata di oltre 600 cicli. Impressionante anche la velocità di ricarica: dal 15% al 90% in appena 18 minuti, a temperatura ambiente. Le nuove batterie funzionano efficacemente in un range climatico che va da -30°C a +45°C, rendendole ideali per gran parte dei mercati statunitensi.
Secondo Siyu Huang, CEO di Factorial, il vero traguardo è bilanciare elevata densità energetica, lunga durata, sicurezza e ricarica rapida in un unico prodotto. E proprio questo equilibrio rappresenta una svolta significativa, specie dopo i dati dalla lunga sperimentazione sulla Dodge Charger Daytona EV. Nonostante Stellantis si dichiari all’avanguardia negli Stati Uniti, in Cina i concorrenti sembrano un passo avanti: Chery sta sviluppando batterie da 600 Wh/kg, mentre SAIC e GAC promettono celle da almeno 400 Wh/kg entro il 2026.
Le batterie allo stato solido scelte in questo caso per la muscle car Dodge sono considerate la prossima frontiera per i veicoli elettrici. Parliamo di strutture più dense, più sicure e più rapide da ricaricare rispetto agli attuali pacchi batterie a elettrolita liquido. Riducendo massa e volume, migliorano notevolmente efficienza e autonomia.