La prima elettrica di Ferrari rappresenta probabilmente un passaggio fondamentale, e complesso, nell’approccio alla nuova mobilità per un marchio iconico e fortemente legato ai propulsori endotermici. Condizioni che impongono ragionamenti di portata non indifferente, in accordo con competenze ingegneristiche indubbiamente importanti a disposizione del Costruttore del Cavallino Rampante. Allo stesso tempo la lunga militanza nel motorsport potrebbe rendere il modello, la prima elettrica a Marchio Ferrari, non particolarmente avvezzo alle mire degli appassionati del marchio.
La prima Ferrari puramente elettrica, visto che varianti ibride sono già disponibili nella gamma del costruttore di Maranello, arriverà entro la fine di quest’anno potendo puntare su un paio di caratterizzazioni tipiche dei modelli endotermici tradizionali. Si sa infatti già che la prima elettrica del Cavallino Rampante adopererà un sistema di scarico fittizio utile per riprodurre il sound di un tradizionale propulsore endotermico. Ora, sulla base di alcuni brevetti scoperti da Motor1, si sa anche che Ferrari è al lavoro su un sistema di cambio virtuale destinato proprio ai suoi nuovi veicoli elettrici. Un sistema che potrebbe essere simile a quello già utilizzato sulla Hyundai Ioniq 5 N.
I brevetti depositati da Ferrari sono relativi a un sistema di cambio virtuale e a un sistema per la generazione di un flusso audio
Il brevetto più interessante fra questi due depositati da Ferrari è sicuramente quello che descrive un sistema, destinato ai prossimi veicoli elettrici, che adotta un propulsore elettrico utile a garantire un sistema di “trasmissione virtuale” per simulare la coppia erogata da un motore endotermico e i cambi di marcia di un tradizionale sistema di trasmissione. L’azionamento dei cambi marcia potrebbe avvenire mediante palette dedicate, oppure potrebbero essere attivati in maniera automatica.
Va detto però che possibilmente Ferrari non riuscirà ad implementare questo sistema sulla sua prima elettrica, sebbene possa essere ipotizzata comunque qualche sorpresa di questo tipo. D’altronde il costruttore di Maranello ha affermato spesso di puntare su un’esperienza di guida, ed emozionale, del tutto simile a quella dei propri modelli endotermici per i suoi prossimi modelli elettrici. Il sistema ragionato da Ferrari risulta molto simile a quello proposto da Hyundai sull’elettrica ad alte prestazioni Ioniq 5 N. Il costruttore coreano è stato il primo ad implementare un sistema simile che emula un cambio a doppia frizione e 8 rapporti; in questo modo la Ioniq 5 N limita la coppia erogata dal propulsore elettrico, introducendo una sensazione simile a quella di un propulsore endotermico, garantendo cambi di marcia simulati in modalità automatica o manuale.
Sarà riprodotto pure il suono del motore
Come già accennato, l’ulteriore brevetto rilasciato da Ferrari è invece relativo a un dispositivo che, agendo in sinergia col cambio virtuale, fornisce una colonna sonora ispirata a quella prodotta dai tradizionali propulsori endotermici. Un approccio che non rappresenta la prima volta per Ferrari. Già nel 2023 il costruttore di Maranello aveva brevettato un dispositivo utile alla riproduzione del suono per offrire un’esperienza sonora coinvolgente ai suoi futuri veicoli elettrici.
Il sistema proposto da questo recente brevetto adotta altoparlanti esterni ed interni che riproducono un suono generato in forma digitale, corrispondente a un propulsore virtuale. Il suono prodotto può essere “storico, moderno, futuristico, adrenalinico o rilassante” sulla base di una scelta ragionata dal guidatore sulla base delle preferenze personali di quest’ultimo. Allo stesso tempo il sistema prevede suoni specifici anche per il cambio marcia. Il sistema proposto dal brevetto descrive anche metodologie utili per la registrazione del suono delle varianti di Ferrari dotate di propulsori endotermici. Alcuni recenti video spia del debutto della Ferrari EV hanno offerto qualche spunto di questo sistema audio in azione. Questi hanno rivelato un rombo profondo e basso che ricorda il suono di un potente motore endotermico “tradizionale”. Rimane da capire se tali brevetti saranno sufficienti per mitigare i tanti dubbi dei puristi.