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Fiat Uno Turbo ie: 40 anni di velocità, tecnologia e audacia

Prodotta fino al 1994 in 50.000 esemplari, la Uno Turbo ie è una delle youngtimer italiane più ricercate

Fiat Uno Turbo ie

Esattamente quarant’anni fa, FIAT introdusse sul mercato una delle vetture più innovative e fuori dagli schemi mai realizzate nello stabilimento di Mirafiori: la Uno Turbo ie. Si trattava di un’epoca d’oro per le cosiddette “hot hatch”, ovvero piccole auto compatte capaci di offrire emozioni da vera sportiva. Giovani appassionati e cultori della guida dinamica chiedevano a gran voce veicoli grintosi ma accessibili, in grado di coniugare prestazioni elevate con la praticità quotidiana.

In risposta a una tendenza già ben radicata in paesi come Francia e Germania, FIAT decise di entrare nel segmento con un modello che non solo era competitivo, ma anche sorprendente per la sua epoca. La Uno Turbo ie fece il suo debutto con grande personalità, entrando a pieno titolo in un ristretto gruppo di vetture ad alte prestazioni grazie a un mix vincente di soluzioni tecniche all’avanguardia, stile ricercato e un carattere sportivo che conquistò rapidamente una generazione di automobilisti.

Fiat Uno Turbo ie portò il turbo nel segmento B, sfidando la concorrenza agguerrita con la sua tecnologia raffinata

Roberto Giolito, Responsabile di Stellantis Heritage, ha dichiarato: “La Uno Turbo ie era molto più di una piccola auto sportiva. Era un sogno a portata di mano e un simbolo di libertà per un’intera generazione il cui cuore batteva al ritmo del turbo. Aveva grinta, carattere e un sound inconfondibile che non passava inosservato. Era un’auto che parlava ai giovani, ma lo faceva con un linguaggio maturo, fatto di tecnologia e innovazione. Ancora oggi, a quarant’anni di distanza, è ricordata con affetto da chi l’ha guidata. Alcune auto non invecchiano mai, ma diventano simboli di un’epoca o di una generazione che crede ancora nei sogni”.

Presentata ufficialmente nella primavera del 1985, quando la Uno aveva già superato il traguardo di un milione di esemplari venduti a soli due anni dal lancio, la versione Turbo ie rappresentava il risultato di una formula tanto essenziale quanto vincente. Sotto il cofano batteva un motore da 1301 cm³, equipaggiato con iniezione elettronica Bosch, accensione elettronica Magneti Marelli e un turbocompressore IHI VL2 raffreddato ad acqua, abbinato a un intercooler aria/aria.

Questa combinazione garantiva una potenza di 105 cavalli e una coppia massima di 147 Nm già a 3.200 giri al minuto, permettendo alla vettura di toccare i 200 km/h di velocità massima e di scattare da 0 a 100 km/h in appena 8,3 secondi, il tutto mantenendo un peso contenuto di soli 845 chilogrammi. Il telaio era stato adeguatamente rinforzato con una barra antirollio, mentre l’impianto frenante prevedeva dischi anteriori ventilati per una migliore dissipazione del calore.

Fiat Uno Turbo ie

Il cambio manuale a cinque marce era mutuato dalla Ritmo 105 TC, contribuendo a un’esperienza di guida coinvolgente. All’interno, spiccava il cruscotto Veglia-Borletti a strumenti analogici, sostituibile a richiesta con una versione digitale firmata Nippon-Seiki, che offriva una strumentazione completa: tachimetro, contagiri, indicatori di pressione e temperatura dell’olio, temperatura del liquido di raffreddamento, livello carburante e l’immancabile indicatore del turbo. Fiore all’occhiello era il sofisticato “check panel”, un sistema di monitoraggio che segnalava in tempo reale anomalie legate a portiere, luci, impianto di raffreddamento e lubrificazione: una vera innovazione per una compatta dell’epoca.

La carrozzeria presentava un paraurti anteriore rivisto con fendinebbia integrati e prese d’aria per dirigere l’aria verso l’intercooler e l’olio, minigonne e passaruota presi dalla Uno SX e un portellone posteriore in fibra di vetro con spoiler. I cerchi in lega diamantati da 13″ montavano pneumatici ribassati 175/60 ​​e coprimozzi con lo scorpione Abarth su sfondo rosso. Gli interni erano un tripudio di eleganza sportiva: velluto nero decorato con le cinque barre rosse del logo Fiat, moquette rossa, cinture di sicurezza nere, volante a quattro razze e orologio rosso a cristalli liquidi.

E per concludere, un sound profondo grazie al terminale di scarico ovale cromato. Nel 1985, persino Michele Alboreto, all’epoca pilota ufficiale della Ferrari in Formula 1, volle provare la Uno Turbo. Una sessione speciale organizzata per lui dalla FIAT sul circuito di Jacarepaguá in Brasile fece notizia in tutto il mondo. Al termine del test, il campione italiano non nascose la sua sorpresa: “È divertente, reattiva e il turbo fa battere il cuore. Con un po’ più di cavalli, sarebbe perfetta per la pista”. Gli elogi del pilota della monoposto più famosa del pianeta contribuirono notevolmente a consolidare la reputazione della Uno Turbo.

Fiat Uno Turbo ie

Nel 1986, il primo aggiornamento introdusse nuovi colori, una nuova griglia, specchietti laterali coordinati, strisce “Turbo ie” lungo le fiancate e il debutto del cruscotto digitale verde più visibile. Il restyling del 1987 – anno modello 1988 – introdusse il rivoluzionario (ma problematico) sistema “Antiskid” progettato da AP Lockheed, che agiva solo sulle ruote anteriori. Tre anni dopo, debuttò la seconda serie, più matura e moderna. Il motore presentava una cilindrata aumentata a 1.372 cc, una nuova turbina Garett T2, un aumento di potenza a 116 CV e un’accelerazione da 0 a 100 in 7,7 secondi.

Nel frattempo, si presentava con un look più sobrio: paraurti con una striscia rossa, uno spoiler integrato, nuovi cerchi in lega a quattro razze, interni più ergonomici, sedili con riquadri neri e grigi e un volante Momo in pelle. Fu prodotta anche una versione da 112 CV con catalizzatore, conforme alla normativa Euro 1, e la versione Racing, estremamente sportiva, con dettagli coordinati, logo in corsivo e una serie di optional: tettuccio apribile, chiusura centralizzata con telecomando, lavafari, alzacristalli elettrici e vernice metallizzata.

È interessante notare che, in entrambe le serie, alcune Uno Turbo ie furono trasformate in pezzi unici da carrozzieri specializzati che acquistavano le carrozzerie ridotte all’essenziale direttamente da FIAT. Ogni auto veniva poi rifinita su richiesta con colori, dettagli, cerchi e materiali pregiati personalizzati come pelle o Alcantara. Inoltre, erano dotate di optional, come l’aria condizionata, che si potevano trovare solo su auto di segmenti superiori. Questi allestimenti speciali furono progettati da carrozzieri storici come Scioneri, Giannini, Moretti e Hormann, i cui nomi spesso comparivano sui documenti di circolazione delle auto. Nel 1986, Moretti presentò la Uno Turbo MX, che si distingueva per la sua tinta unita, i cerchi in lega con pneumatici ribassati, gli interni in Alcantara e il cruscotto in radica con quadro strumenti digitale.

La Uno Turbo ie fu prodotta fino al 1994 (con alcune immatricolazioni anche nel 1995), passando il testimone alla Punto GT. Nel corso del tempo, conquistò oltre 50.000 automobilisti, impressionando sia per il successo commerciale che per la capacità di catturare l’immaginazione di un’intera generazione. Ancora oggi, il rombo di una Uno Turbo ben conservata è in grado di far girare la testa a chiunque, che la conosca o meno.

Dopotutto, il successo della Uno Turbo è andato ben oltre le sue specifiche tecniche. È diventata il simbolo di un’intera generazione che ” andava al massimo e voleva una vita spericolata “, come cantava Vasco Rossi. Nel corso degli anni, il suo spirito ribelle e indomito l’ha resa una delle youngtimer più ambite. Poche sono sopravvissute, soprattutto nella loro configurazione originale, con prezzi che hanno raggiunto i 20.000 euro: non male per un’auto che costava 14.450.000 lire nel 1985. Tuttavia, al di là dei soldi, la sua eredità sopravvive. Con la Uno Turbo, Fiat ha osato e ha portato il turbo nel cuore dei suoi veicoli e dei suoi clienti, dando vita a un’icona di libertà e divertimento che ancora ruggisce dopo tutti questi anni.

Fiat Uno Turbo ie