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Maserati ai cinesi? Stellantis risponde a Chery

Stellantis mentisce la cessione di Maserati ma le vendite calano ancora nel primo trimestre 2025

Maserati

Nelle scorse ore Chery sembra essere tornata alla carica per Maserati. Infatti alla domanda su un interessamento per la casa del tridente Charlie Zhang, executive vice presidente di Chery Auto aveva detto: “Siamo pronti a cogliere ogni opportunità per acquisire marchi”. Queste parole hanno finito per alimentare le voci sulla possibile cessione del brand italiano da parte di Stellantis che dunque per l’ennesima volta ha deciso di rispondere dicendo che il suo marchio non è in vendita. “Con tutto il rispetto, ma Maserati non è in vendita”.

Stellantis ribadisce nuovamente che Maserati non è in vendita per spegnere le voci di un possibile interesse di Chery

Stellantis ha detto chiaramente di non aver autorizzato alcuna società a esplorare la vendita o llo spin-off del marchio Maserati. Questa affermazione è essenziale per difendere l’integrità di un marchio storico e supportare il piano di rilancio recentemente elaborato, che include il potenziamento dell’identità italiana del brand. Il centro vitale di Maserati rimane a Modena, nella Motor Valley, dove vengono sviluppati e prodotti tutti i modelli, dalla sportiva MC20 alla nuova generazione elettrica GranTurismo Folgore. Un portavoce di Stellantis ha sottolineato che il Tridente è centrale nella strategia globale del gruppo, rappresentando l’unico marchio di lusso nel suo portfolio, celebre per stile, prestazioni e qualità italiane nel mondo.

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Da anni circolano voci su un possibile disimpegno di Stellantis nei confronti di Maserati, complici risultati di vendita incostanti e le difficoltà legate alla transizione elettrica. Dopo un periodo di forte espansione nei primi anni 2010, il marchio ha affrontato una fase difficile, con cali di performance e una gamma ritenuta da molti osservatori poco allineata. Anche nel primo trimestre del 2025, le cose non sembrano andare bene.

Infatti Maserati ha registrato un forte rallentamento delle vendite, consegnando appena 1.700 veicoli a livello globale. Si tratta di un netto calo rispetto alle 3.300 unità distribuite nello stesso periodo del 2024, segnando un arretramento di 1.600 vetture. Questi numeri riportano il marchio indietro di oltre un decennio, a livelli simili a quelli del primo trimestre del 2013, quando le consegne si fermarono a 1.304 unità. Un dato che evidenzia le difficoltà attuali del Tridente in un mercato in profonda trasformazione, dove la concorrenza nel segmento del lusso e la transizione verso l’elettrico impongono scelte strategiche coraggiose.