Spesso vengono pubblicati in rete dei render davvero interessanti che ci mostrano delle interpretazioni moderne di alcune delle vetture che hanno segnato l’epoca del settore automobilistico. È il caso dell’Alfa Romeo Disco Volante, il concept prodotto in soli 5 esemplari tra il 1952 e il 1953 dalla casa automobilistica di Arese.
Il designer Alexander Imnadze Baldini ha deciso di dare nuova vita a questa vettura realizzando un progetto molto interessante, condiviso online attraverso alcuni render. Troviamo la classica configurazione da biposto con due posti separati da una sezione centrale.
Alfa Romeo Disco Volante: un designer torinese ipotizza la versione moderna
Dietro i poggiatesta troviamo delle gobbe voluminose che consentono di offrire maggior protezione per gli occupanti del veicolo e una migliore aerodinamica. Oltre a questo, ci sono altri dettagli da farvi notare come le nervature sul cofano motore, il frontale aggressivo con l’immancabile scudo di Alfa Romeo, i passaruota muscolosi e due piccoli parabrezza posizionati davanti ai due posti.
Questa reinterpretazione dell’Alfa Romeo Disco Volante mette in mostra anche dei particolari passaruota posteriori dotati di prese d’aria integrate mentre i pneumatici proteggono due insoliti cerchi multi-razza.
Per quanto riguarda il retro, il concept realizzato da Alexander Imnadze Baldini propone di una coda a punta, due fanali disposti sulle due estremità e un diffusore parecchio grande. Da notare la presenza del Quadrifoglio Verde sia sulla parte centrale della coda che sul lato sinistro, in prossimità della ruota anteriore.
L’originale Alfa Romeo Disco Volante (il cui nome originale è Alfa Romeo 1900 C52) arriva in seguito alla decisione del Biscione di realizzare delle versioni da competizione della 1900. Oltre a questa variante, venne creata anche la TI per le gare di Turismo. Il nome Disco Volante deriva dalla forma della carrozzeria che richiama quella di un UFO.
La vettura venne progetta da Orazio Satta Puglia, Gioachino Colombo e Carlo Chiti con la collaborazione della carrozzeria Touring. Sotto il cofano c’era un motore a 4 cilindri in linea da 1997 cm³ con potenza di 158 CV. Il propulsore, montato anteriormente, era abbinato a un cambio manuale a 4 rapporti.