La Cina ha visto un’opportunità unica per espandersi nel mercato automobilistico occidentale, puntando fortemente sulle auto elettriche. Tuttavia, a cinque anni dal lancio del suo ambizioso piano di espansione, articolato attraverso l’azione delle case cinesi, è interessante valutare i risultati ottenuti.
Inizialmente, tra il 2020 e il 2022, i produttori cinesi hanno registrato performance promettenti, con un incremento delle vendite e una rapida crescita della loro presenza in Europa. Ma con il rallentamento del mercato e l’introduzione dei dazi da parte dell’Unione Europea, la situazione ha subito un’inversione di tendenza. Già nel 2024, alcuni brand hanno visto una diminuzione nelle vendite. Complessivamente, le case automobilistiche cinesi sono riuscite a conquistare una quota di mercato dell’8,5% in Europa (incluso il Regno Unito e l’Efta), ma negli ultimi mesi, a causa delle barriere all’ingresso, i numeri sono scesi sotto la media, con novembre che ha registrato una quota inferiore all’8% e dicembre che ha visto una lieve risalita, con l’8,2%.

Secondo i dati raccolti da Dataforce, MG ha chiuso il 2024 con un calo del 3,5% rispetto all’anno precedente. Si tratta del primo calo per il marchio di SAIC dal suo debutto, un segnale chiaro di come il mercato delle auto elettriche cinesi stia attraversando un periodo di stagnazione.
Guardando più da vicino al caso MG, è evidente che i dazi Ue abbiano avuto un impatto negativo significativo, con un peso che arriva fino al 45%. Questo ha permesso a BYD di sorpassare MG come leader nelle vendite di auto elettriche cinesi in Europa, nonostante anche i dazi su BYD siano elevati, ma più contenuti rispetto a MG.

I dazi, però, non colpiscono solo le case automobilistiche cinesi. Anche aziende come Tesla e BMW, che producono in Cina, sono state influenzate dalle politiche protezionistiche europee, evidenziando come le misure tariffarie possano avere ripercussioni anche su chi, teoricamente, dovrebbe essere protetto da queste misure.
Parlando di competitività, le case automobilistiche cinesi si sono distinte per la loro capacità di mantenere prezzi più bassi rispetto ai concorrenti europei. A causa degli aumenti dei costi e dei dazi, però, questi sono costretti a rivedere i listini verso l’alto, con effetti negativi sulle vendite. Dinamiche come questa non scoraggia dalla nascita di nuovi modelli e brand, come Nio, che ha in programma il lancio del marchio Firefly in Europa.