La ricarica dei veicoli elettrici a bordo strada nel Michigan potrebbe diventare più semplice nel corso dei prossimi mesi. Ad aprire nuovi orizzonti in tal senso è la nuova collaborazione varata tra il gigante delle telecomunicazioni AT&T e la startup di ricarica dei veicoli elettrici a lampione Voltpost. L’unione delle rispettive forze si propone di portare la connettività Internet alle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici in tutto il Michigan e nell’area metropolitana di Detroit. In particolare, in tal modo, l’operatore monitora le stazioni e, se una di esse è offline è in grado di inviare una squadra per ripararla più velocemente.
Voltpost e AT&T si uniscono per la ricarica a bordo strada, in Michigan
La collaborazione tra AT&T e Voltpost parte da un assunto ben preciso: una maggiore autonomia è vantaggiosa sia per l’azienda sia per i conducenti di veicoli elettrici che scelgono di ricaricare le batterie delle loro auto mentre sono parcheggiate.
La soluzione di ricarica dei lampioni di Voltpost va sostanzialmente a trasformare i lampioni stradali esistenti in caricabatterie per veicoli elettrici. Una soluzione quindi ingegnosa, considerata la larga presenza degli stessi su ogni arteria stradale.
La startup sostiene che l’installazione di un singolo stand richiederebbe da una a due ore di lavoro. Inoltre, aspetto non proprio secondario, i costi sono molto inferiori rispetto a una stazione di ricarica per veicoli elettrici convenzionale.
Le velocità sono molto limitate
Il maggiore problema che si presenta, è quello relativo al fatto che le velocità di ricarica dei lampioni sono limitate, in linea con quelle tipiche di un caricabatterie domestico. I caricabatterie per lampioni AC Level 2, infatti, sono alimentati dalla rete di illuminazione stradale, che non è mai stata progettata per sostenere carichi elevati. Chi farebbe ricorso a questo sistema potrebbe perciò essere costretto a tenere l’auto collegata per ore. Il sistema, di conseguenza, limiterebbe la sua utilità a situazioni come quella rappresentata dal proprietario di un EV che si reca al lavoro e parcheggia l’auto in strada.
Non si tratta di un caricabatterie rapido DC e, soprattutto, non pretende di esserlo. Ogni esemplare può essere fornito di due o quattro cavi retrattili, contribuendo in tal modo alla sicurezza: non esistono infatti cavi penzolanti contro i quali potrebbero urtare le auto in transito o i pedoni. Il cavo, infatti, si posiziona con un angolo di 90˚ rispetto alla presa dell’auto.
Un elemento cruciale della soluzione di ricarica di Voltpost è rappresentato da un’app mobile la quale rende possibile ai conducenti la localizzazione dei punti di ricarica, l’effettuazione di prenotazioni, il monitoraggio degli eventi di ricarica, il pagamento in base all’elettricità consumata e altro ancora. Dall’altro lato dell’attività, gli stakeholder privati possono invece contare sul Charge Station Management System (CSMS), cui spetta il compito di monitorare da remoto i caricabatterie e stabilire i prezzi.
Parola d’ordine: democratizzare la mobilità elettrica e promuovere la transizione energetica
A commentare l’iniziativa è stato Jeffrey Prosserman, amministratore delegato e fondatore di Voltpost. Queste le parole rilasciate al proposito: “Ampliare l’accesso alla ricarica dei veicoli elettrici è fondamentale per democratizzare la mobilità elettrica e promuovere la transizione verso l’energia rinnovabile. La nostra collaborazione con AT&T ci consente di implementare infrastrutture per veicoli elettrici altamente connesse e convenienti che forniscono alle comunità un accesso alla ricarica tanto necessario”.
Voltpost ha già distribuito una manciata di caricabatterie per lampioni EV a New York City e Detroit come parte di un paio di progetti pilota. In particolare, l’azienda ha installato un punto di ricarica pilota come parte del programma Studio del Dipartimento dei trasporti (DOT) di New York City. Il lavoro è stato esaurito nell’arco di un’ora, mentre il punto di ricarica sarebbe gestito con il tempo di attività più elevato tra i servizi del programma pilota, secondo la startup.
L’azienda non nasconde comunque le sue grandi aspettative: intende infatti installare decine di migliaia di caricabatterie per EV a bordo strada entro il 2030. Quelli di Detroit sono in pratica i primi stand disponibili al pubblico in Michigan.