La straordinaria Capitale francese si distingue anche per i suoi taxi a idrogeno. Parigi, infatti, si è imposta come una pioniera nella mobilità sostenibile grazie all’innovazione che percorre le sue strade ogni giorno. Si tratta di ben 1.500 taxi alimentati a idrogeno, silenziosi mezzi che offrono un’alternativa concreta ai mezzi tradizionali.
L’idrogeno è una delle soluzioni più promettenti per il trasporto sostenibile. Grazie alle celle a combustibile, che generano elettricità utilizzando idrogeno, si ottiene un’energia pulita e costante. Questo sistema offre un grande vantaggio: il rifornimento è rapidissimo, appena cinque minuti, permettendo ai tassisti di risparmiare tempo prezioso e guadagnare anche un’ora di lavoro extra ogni giorno.
Rispetto ai veicoli elettrici con batterie di grandi dimensioni, i taxi a idrogeno garantiscono maggiore autonomia senza sacrificare lo spazio. A Parigi, i tassisti lavorano per aziende che possiedono e gestiscono i veicoli, inclusa la manutenzione e l’accesso alle stazioni di rifornimento. Questo modello elimina l’incertezza e i costi associati al possesso individuale, andando a garantire una transizione verso l’idrogeno come scelta immediata e senza complicazioni.
Il progetto è supportato da partnership di rilievo, come quella tra Toyota e TotalEnergies, insieme al sostegno delle autorità francesi. Con l’aiuto di questi colossi, la Capitale conta nove stazioni di rifornimento operative, tre dedicate ai taxi, con piani di espansione già in corso.
La situazione in Italia è ben diversa. I tassisti italiani lavorano in autonomia e possiedono i loro veicoli, rendendo complicata una transizione verso tecnologie avanzate come l’idrogeno. Inoltre, la rete infrastrutturale per il rifornimento è quasi inesistente: solo due stazioni operative, a Bolzano e Mestre, e i costi dell’idrogeno sono tra i più alti in Europa, toccando i 18-20 euro al kg. Al contrario, in Francia, i prezzi si attestano intorno ai 15-18 euro grazie a una rete più sviluppata e sostenibile.
Un punto critico di questa tecnologia, però, è la produzione di idrogeno. Attualmente, solo il 4% dell’idrogeno globale è “verde”, ossia prodotto tramite energia rinnovabile. Questo tipo di idrogeno, essenziale per una mobilità davvero sostenibile, comporta costi elevati e richiede tecnologie avanzate. Taxi, trasporti pubblici e merci potrebbero beneficiare di questa tecnologia nel nostro Paese, ma sarà necessario un impegno collettivo tra istituzioni, aziende e cooperative per superare le grosse difficoltà iniziali.