Le vendite globali di veicoli full electric e ibridi plug-in sono aumentate del 30,5% nel passato mese di settembre, a livello annuale. Un risultato che è stato reso possibile dal fatto che la Cina ha superato i numeri record già registrati nel mese precedente, cui è andata a mixarsi la crescita fatta registrare dall’Europa. Mentre per quanto concerne il mercato degli Stati Uniti, i guadagni sono stati meno significativi, ma costanti. Un trend che potrebbe guadagnare vigore dopo le elezioni presidenziali che avranno luogo il prossimo 5 di novembre.
A mettere in risalto questi dati è stata la società di ricerche di mercato Rho Motion, con il responsabile dei dati, Richard Lester, il quale ha aggiunto una chiosa, proprio a proposito degli Stati Uniti, affermando alla Reuters che i risultati possibili per la Casa Bianca rendono complicate le previsioni sulle tendenze future del Paese.
Nel mese di settembre la possibile svolta per le auto elettriche?
I dati di Rho Motion sembrano prefigurare una possibile svolta per il mercato delle auto elettriche. Dai dati pubblicati, infatti, si può vedere come nel passato mese di settembre le vendite di veicoli green, si tratti di quelli completamente elettrici (BEV) o degli ibridi plug-in (PHEV), hanno raggiunto quota 1,69 milioni di modelli.
In un contesto di forte crescita, spicca il risultato proveniente dalla Cina. Sul più grande mercato mondiale, infatti, le vendite sono aumentate nell’ordine del 47,9%, raggiungendo di conseguenza 1,12 milioni di veicoli. Una crescita molto più intensa di quella messa a segno dagli Stati Uniti e dal Canada, ove la crescita si è fermata al 4,3%, raggiungendo 0,15 milioni di esemplari venduti.
Se si continua a parlare di raffreddamento della domanda globale di auto elettriche, sarà ora il caso di attendere i dati relativi al mese di ottobre. Ove si confermasse, anche parzialmente, il risultato di settembre, i termini della discussione potrebbero mutare notevolmente. Soprattutto considerato come proprio la stasi del mercato abbia consigliato molte case a riporre nel cassetto o posticipare i propri piani in tema di elettrificazione della gamma.
Anche l’Europa cresce, anche se in maniera meno evidente rispetto alla Cina
L’analisi di Rho Motion ha naturalmente preso in considerazione anche i dati provenienti dal mercato europeo. Lungo il vecchio continente, le vendite di auto elettriche sono cresciute del 4,2%, in linea quindi con il risultato del mercato nordamericano. Sono state 300mila le unità vendute nell’arco temporale preso in considerazione, con il Regno Unito in grande evidenza. Dall’altra parte della Manica, infatti, i veicoli a emissioni zero hanno fatto registrare un notevole +24%. Guadagni si registrano comunque anche sui mercati di Italia, Danimarca e Germania. In quest’ultimo Paese, peraltro, la crescita si attesta al 7%, una notizia da considerare molto positivamente.
Secondo Lester, questo risultato deriva probabilmente dal fatto che le case automobilistiche cinesi stanno cercando di aumentare le loro vendite nell’UE. Una politica derivante dal fatto che nel corso dei prossimi cinque anni le aziende del Dragone potrebbero trovarsi a convivere con dazi sulle importazioni che potrebbero arrivare sino al 45%.
Nel frattempo, però, possono ampiamente consolarsi con un tasso di penetrazione dei veicoli BEV e PHEV che in patria sta crescendo con molta più intensità del previsto. Secondo Lester, non è ardito pensare che da qui alla fine dell’anno le possano raggiungere livelli record, mese dopo mese.
Le previsioni per il futuro
Per quanto riguarda il medio e lungo termine, le previsioni di Rho Motion per l’Europa sono comunque meno esaltanti di quelle formulate in precedenza. Secondo i suoi analisti, infatti, le vendite di veicoli elettrici nell’eurozona sono destinate a raggiungere i 3,78 milioni di veicoli nel 2025 e i 9,78 milioni nel 2030. Ove tali previsioni si avverassero, si tratterebbe rispettivamente del 24% e del 19% in meno rispetto a quelle precedenti. Il dato in questione è stato sottolineato da William Roberts, responsabile della ricerca automobilistica della società in una conversazione con Reuters.
Al tempo stesso, Rho Motion ha voluto ricordare che gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni di carbonio stabiliti dall’UE per il prossimo anno, potrebbero mettere alla prova il mercato dell’Unione. Confermando quindi le critiche rivolte all’UE da parte di molti dirigenti di primo piano dell’automotive europeo.