Accessibilità, è questa la parola d’ordine delle nuove auto proposte nel 2025?

Ippolito V
Sembra che finalmente il settore automobilistico stia mettendo l’accessibilità economica al centro delle priorità. Il prezzo conta, eccome.

Un’auto può eccellere in sicurezza, efficienza, qualità costruttiva e piacere di guida, ma se il prezzo è fuori portata per il pubblico a cui è destinata, questa è destinata a fallire. Quando un modello arriva sul mercato con un prezzo eccessivo e poco competitivo, il problema non è tanto un’immediata scomparsa dal listino, quanto piuttosto un’inevitabile revisione al ribasso del prezzo, spesso in un modo che può risultare persino imbarazzante. Una simile strategia mina la credibilità del brand, genera incertezza sul valore di rivendita e rischia di compromettere l’interesse del pubblico.

Sembra, però, che finalmente anche il settore automobilistico, in tutto il mondo, stia mettendo l’accessibilità economica al centro delle priorità. Si parla molto di come nel mercato delle auto elettriche “l’accessibilità rimane un ostacolo chiave all’adozione”. Ma la questione non riguarda solo le elettriche: anche gli acquirenti di modelli ibridi, benzina e diesel si scontrano sempre più spesso con listini fuori misura.

auto in vendità, questione accessibilità

Mentre il dibattito sull’accessibilità si accende, Volkswagen ha celebrato un’importante vittoria. La Polo, infatti, è stata incoronata “Miglior Auto del Mezzo Secolo” nei premi Best Cars of the Year. Un riconoscimento meritato, motivato dal fatto che la citycar ha garantito, fin dal suo debutto nel 1975, accessibilità a tutti. E guardando al futuro, il CEO globale di Volkswagen, Thomas Schafer, ha fatto un annuncio significativo: entro il 2027, la casa tedesca lancerà la ID.1, una citycar elettrica con un prezzo inferiore ai 20mila euro. Un posizionamento che la metterà in diretta competizione con la Dacia Spring, attualmente una delle elettriche più economiche sul mercato.

volkswagen id.1

Questa mossa di Volkswagen rappresenta una sorta di mea culpa per le sue precedenti strategie sui modelli elettrici ID, alcuni dei quali ersano percepiti come troppo costosi per il segmento a cui appartenevano. Di conseguenza, la casa tedesca ha dovuto rivedere i listini, introducendo tagli di prezzo e versioni base più economiche.

  Argomento: 
X
Share to...