È Ola Källenius il nuovo presidente di ACEA, il gruppo di pressione che raggruppa le case automobilistiche del vecchio continente. A dare tale indicazione è stato il comitato esecutivo dell’associazione, che ha in tal modo provveduto alla sostituzione di Luca de Meo, CEO di Renault, arrivato alla scadenza naturale del suo mandato biennale. Due anni al massimo rappresentano infatti i limiti statutari, aggiungendosi alla possibilità di ricoprire una solo mandato.
L’attuale amministratore delegato del gruppo Mercedes-Benz assumerà l’incarico il primo gennaio prossimo e si troverà di fronte ad una situazione molto complicata. Resa tale dall’approssimarsi di quel 2025 nel corso del quale proprio le case automobilistiche potrebbero pagare a caro prezzo il fondamentalismo green dell’Unione Europea e una serie di scelte non propriamente felici da parte delle istituzioni continentali.
ACEA, Ola Källenius prende il posto di Luca de Meo: cosa potrebbe cambiare, ora?
“L’Acea è una delle voci più rilevanti e accreditate del settore a Bruxelles. Sono onorato di subentrare a Luca de Meo come presidente in un momento così critico per l’industria automobilistica europea”: questa la dichiarazione rilasciata da Ola Källenius al termine della riunione che ha ratificato il cambio alla guida dell’associazione.
Naturalmente, il CEO di Mercedes-Benz non ha potuto non affrontare il tema relativo a quello che sarà chiamato a fare nel prossimo biennio, in rappresentanza dei costruttori europei. Queste le parole rilasciate al proposito: “Durante la mia presidenza, l’ACEA si concentrerà sul miglioramento delle condizioni normative con l’obiettivo di perfezionare il nostro vantaggio competitivo nell’era digitale ed elettrica. Lavoreremo per promuovere una decarbonizzazione del nostro settore guidata dal mercato. E sosterremo un commercio internazionale libero, equo e basato su regole. Sono fiducioso che l’industria automobilistica dell’Ue abbia ciò che serve per avere successo nella competizione globale”.
Le linee guida cui intende attenersi, sono quindi molto chiare: sì al Green Deal teso a rendere più sostenibile la mobilità leggera lungo il vecchio continente, ma in un quadro normativo anch’esso sostenibile e rimozione degli ostacoli commerciali. Due cavalli di battaglia che torneranno a caratterizzare l’azione delle case anche nell’immediato futuro.
Per Luca de Meo è d’obbligo cercare il massimo di collaborazione a livello europeo
Anche Luca de Meo si è pronunciato sul futuro dell’automotive europeo. Ha infatti dichiarato: “Ora è il momento di giocare nel modo più collaborativo che mai in Europa.” Una collaborazione che sinora è mancata, anche se sono da registrare segnali più incoraggianti nel corso degli ultimi giorni. Ad esempio da parte di Teresa Ribera, la vicepresidente della Commissione Europea che, nel corso della sua prima uscita pubblica in visita all’ArcelorMittal di Gand, in Belgio, ha affermato che se non ci sarebbe alcun rinvio all’orizzonte per il divieto di vendere veicoli dotati di motore termico dopo il 2035, è invece in piedi l’ipotesi di riconsiderare il quadro legislativo relativo alle emissioni dei veicoli per il prossimo anno.
Parole che sono poi state confermate da Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo con la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. Starà proprio a Källenius cercare di trasformare tali aperture in atti legislativi veri e propri, nel corso dei prossimi mesi.
Luca de Meo, dal canto suo, si è anche soffermato sul ritorno di Stellantis all’interno di ACEA. In particolare, il presidente uscente ha dichiarato: “Accogliere di nuovo Stellantis in Acea è un segnale che il settore è più forte quando agisce con una voce comune. I produttori di automobili europei stanno affrontando una crisi di competitività senza precedenti e gestendo anche una transizione verso la decarbonizzazione altamente impegnativa: in questo momento critico l’unità del nostro settore è fondamentale. So che questa è una convinzione condivisa con Ola Källenius. Può contare sul mio pieno supporto mentre assume la carica di nuovo presidente dell’Acea. Da parte mia, rimango pienamente impegnato a far progredire l’industria europea”.