Alpine 2024: scopriamo insieme i nuovi modelli

Ippolito V
I nuovi modelli Alpine per il 2024 sono un binomio di stile e alte prestazioni: passiamo in rassegna le nuove uscite in commercio
Alpine A110

Si chiude un capitolo e se ne apre uno nuovo per Alpine, con il 2024 che segna un anno di profondi cambiamenti nella sua strategia commerciale. Lo storico marchio francese si orienta verso la gamma elettrica, un passo necessario per trasmettere un’immagine moderna. D’ora in avanti, la transizione ecologica influirà sull’attività di qualsiasi costruttore, consapevole dell’importanza di rafforzare l’offensiva, considerando le disposizioni normative vigenti. Adattarsi ai cambiamenti significa sopravvivere; altrimenti, il futuro sarà irrimediabilmente segnato. Nel caso specifico del marchio d’oltralpe, il piano è di lanciare ben sette nuovi modelli a batteria entro la fine del decennio. Uno sforzo considerevole, considerando la scarsezza attuale della gamma. Il fine della compagnia non è di inseguire a ogni costo i volumi di massa, ma piuttosto di conquistare un pubblico di nicchia con disponibilità e interesse verso le prestazioni sportive.

L’animo deciso e temerario del brand verrà declinato nelle produzioni che presto vedremo nelle concessionarie. Mentre attendiamo di scoprire se i propositi saranno raggiunti a pieno in termini qualitativi, esaminiamo le nuove voci in listino di Alpine nel 2024. Tra certezze e voci, ricostruiamo le prossime mosse dell’azienda, chiamata a un duro compito data la forte concorrenza anche da realtà provenienti da molto lontano. Contenere le spese in nome del profitto è un credo assoluto, indipendentemente dalla platea di riferimento.

Ma gli standard qualitativi raggiunti devono essere preservati per evitare di perdere quote significative di mercato. Andiamo, quindi, a scoprire in cosa consiste il programma, basandoci innanzitutto sugli eventi ai quali il produttore ha partecipato in prima persona. Inoltre, passeremo in rassegna le voci provenienti da fonti vicine al quartier generale per avere una panoramica il più possibile completa. Nella speranza di fornire una guida sufficientemente esaustiva, conosciamo insieme le novità in serbo.

Alpine A110

Alpine A110

Con il cambio di calendario, Alpine intende rafforzare la propria presenza nel panorama continentale. Una volta rilanciata dal gruppo Renault, è finora stata piuttosto cauta. Invece di lasciarsi cogliere da slanci improvvisi, potenzialmente fonte di seri rischi, il costruttore ha preferito andare col freno a mano. Innanzitutto, bisognava guadagnarsi la fiducia della platea di riferimento, pena duri contraccolpi sotto il profilo economico. In questa occasione, vi è modo di lasciarsi andare alle commemorazioni. Nella fattispecie, Alpine celebrerà durante il 2024 gli ultimi modelli del portafoglio a combustione interna. Invece di mettere una croce sopra l’alimentazione, si passerà al capitolo successivo secondo l’esatta logica contraria: tra urli e squilli di tromba.

La famiglia della A110, berlinetta iconica capace di riportare in auge il mito degli anni Settanta, accoglierà un esemplare imperdibile: la A110 R Turini, il canto del cigno dell’attuale era.

L’Alpine A110 Turini 2024, chiamata così in onore di una delle tappe maggiormente significative del Rally di Montecarlo, consiste in un’edizione speciale della A110 R, vale a dire della variante estrema della berlinetta. Il richiamo va, nel dettaglio, al Col de Turini, un passo montano situato nelle Alpi francesi, tra i passaggi chiave della competizione, spesso decisiva nel definire le gerarchie di forza.

In cosa si distingue dall’auto canonica? I tratti distintivi attengono perlopiù al look, reso maggiormente aggressivo attraverso cerchi in lega specifici e un kit aerodinamico in fibra di carbonio. Sotto il cofano batte un motore da 300 CV e 340 Nm di coppia motrice massima, tali da assicurare prestazioni sensazionali, con una velocità massima di 280 km/h. Una chiusura in pompa magna, un ponte di collegamento tra il passato, il presente e il futuro.

A290

Alpine A290

Senza nulla togliere all’ottima A110 Turini, il piatto forte delle nuove Alpine del 2024 è la A290, la pioniera full electric della compagine. Anticipata dalla concept car A290_β, la “piccola” sportiva nasce sulla piattaforma della Renault 5 EV, reinterpretata in chiave personale, mediante un “abito” ricercato e un’anima votata al piacere di guida.

Il debutto nei punti vendita avverrà lungo la seconda metà dell’anno. Ancora mancano le specifiche esatte dal punto di vista tecnico, tuttavia è lecito aspettarsi un’erogazione potente e un assetto raffinato, in modo da esaltare le doti dinamiche del mezzo. Stando alle ricostruzioni di fonti vicine al quartier generale, la versione più spinta potrebbe toccare la soglia dei 270 CV. Oltre a costituire una BEV, la A290 è la scintilla che accende un futuro elettrizzante in tutti i sensi.

Il futuro

La A290 è solo il primo tassello di una serie di BEV destinate ad arricchire la line-up nel prosieguo. Tra queste, è attesa una crossover GT, una coupé erede della A110 e opzioni di segmento D ed E. In definitiva, la realtà “bianca, rossa e blu” metterà in atto un approccio trasversale, volto a riscuotere una platea ampia ed eterogenea. Ovviamente, lo scoglio sarà importante, ma regna la convinzione di avere tra le mani un’opportunità d’oro, da capitalizzare a pieno. Mediante una campagna mirata si tenterà di conquistare un posto di rilievo nel panorama dei bolidi sportivi a zero emissioni, dove l’eredità del marchio e le tecnologie innovative confluiscano in un mix unico e avvincente.

Alpine crede nelle proprie capacità di trasmettere emozioni, pertanto, con il lasciapassare del Gruppo Renault, opererà per recitare un ruolo di protagonista. Ormai la nicchia fin qui presidiata comincia a essere troppo stretta. In un rimescolamento generale dettato dall’approccio al verde, qualsiasi compagnia ha un intero capitale da far fruttare. Il diktat impartito dai piani alti consiste nel preparare uno sviluppo in linea con l’identità di un pezzo illustre dell’industria europea.

L’avvenire è incerto, alla pari dei competitor, viste le numerose sfide all’orizzonte, legate ai costi di sviluppo e fabbricazione, all’infrastruttura di ricarica e alla concorrenza. Eppure, il passaggio al verde permette altresì di reinventarsi e attirare una domanda nuova.

In conclusione

Giunti all’epilogo, il 2024 segna per Alpine non solo la chiusura di un capitolo, bensì anche l’apertura di una fase inedita, focalizzata sulla mobilità rispettosa dell’ambiente. Dopo essere stato maltrattato a lungo dall’uomo negli ultimi due secoli, l’ecosistema rischia seriamente di giungere a un punto di non ritorno. Ciascuno può fare la differenza per migliorare la situazione, fotografata con toni allarmanti dagli studiosi. Nel comparto automobilistico, l’esigenza di un cambiamento, sospinta dalla crescente sensibilizzazione dei potenziali acquirenti, offre la possibilità di contribuire a riscrivere il corso degli eventi.

Memori degli errori compiuti in passato e, al contempo, desiderosi di lasciare il segno, i progettisti di Alpine puntano in alto per il 2024. L’idea è audace e intraprendente, persino sorprendente. Reggere il passo delle avversarie sarà complicato anche dall’imminente invasione dei colossi cinesi, perciò aspettiamoci una cura particolare verso la qualità della manodopera. La battaglia avviata impone adattabilità, nonché una cura totale nei dettagli. Favoriti dalle risorse condivise dal Gruppo Renault, in Alpine pensano di avere gli strumenti adatti a rubare la scena. La première della A290 ci aiuterà a capire quanto l’autonomia sia giustificata.

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