Alpine a caccia di finanziatori, l’ipotesi di Geely è al momento la più concreta

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Potrebbe essere il marchio cinese a collaborare con lo storico marchio francese
Alpine A110

Alpine e Lotus stanno dando vita ad una curiosa vicenda. Nel corso del 2021, infatti, la casa di Dieppe aveva reso pubblica la collaborazione con la seconda, tesa a sviluppare la piattaforma che avrebbe dovuto condurre la produzione delle macchine elettriche del gruppo. Nel maggio di quest’anno, però, dopo l’annuncio di Alpine relativo all’intenzione di dedicarsi esclusivamente alla mobilità sostenibile, il rapporto tra le due case si era interrotto.

Tutto finito? Se all’apparenza sembrava di sì, ora sembra invece che stia per verificarsi il contrario. Dopo aver affermato l’intenzione di muoversi in completa autonomia sul fronte dell’elettrificazione, Alpine ha capito che i suoi ambiziosi piani necessitano di un finanziatore. Un ruolo che potrebbe essere rivestito dal gruppo cinese Geely. Gruppo che, però, è anche proprietario di Lotus, tanto da spingere qualche osservatore ad adombrare l’ipotesi che i due marchi potrebbero tornare all’armonia di qualche mese fa.

A dare l’annuncio sulle necessità di Alpine è stato l’amministratore delegato del marchio transalpino, Philippe Krief, il quale ha riconosciuto la necessità di instaurare collaborazioni al fine di dare una base sicura agli obiettivi estremamente ambiziosi della casa.

Alpine A110

Alpine e Geely: cosa bolle in pentola

Geely, ovvero Zhejiang Geely Holding Group, sta conducendo una campagna di acquisizioni estremamente importante. Della sua galassia fanno già parte Volvo, Polestar, Zeekr e il 50% di smart. Ora anche Alpine potrebbe entrare a farne parte. Lo ha ammesso lo stesso Krief, dichiarando: “Geely fa parte del gruppo delle aziende che stiamo valutando.” Per poi aggiungere che, per ora, la priorità in vista del nuovo anno è quella di formalizzare il piano industriale e di prodotto di Alpine.

Nel frattempo, la stessa Alpine ha già iniziato una collaborazione con Renault, una joint venture tesa a produrre motori termici e powertrain ibridi, una collaborazione che sta avendo luogo in Corea del Sud. Quello con Geely, però, sarebbe un rapporto ancora più impegnativo, alla luce dell’ambizione di Li Shufu, il proprietario della casa cinese. E questo andrebbe anche a vantaggio della stessa Renault, che ha posto a 8 miliardi in termini di fatturato l’obiettivo di Alpine per il 2030.

I piani elettrici di Alpine

Dopo il lancio della rinnovata Alpine A110, l’ultima sportiva endotermica che ha rinnovato il catalogo della casa nel 2022, sta ormai crescendo l’attesa per la futura gamma elettrica, che è stata del resto oggetto di una dichiarazione di Luca De Meo nel 2021.

In quell’occasione, infatti, l’amministratore delegato di Renault affermò che la gamma elettrica di Alpine si andrà ad articolare su 3 modelli: una compatta, una sportiva destinata a sostituire la A110, e un SUV/Crossover-coupé che dovrebbe assumere la denominazione di Alpine GT. Proprio quest’ultimo potrebbe inaugurare la serie, con la sua produzione che è stata preventivata per il 2025 e dovrebbe avere luogo nello storico stabilimento di Dieppe.

Resta però da capire se Alpine sia realmente intenzionata a riservarsi esclusivamente alle auto elettriche, soprattutto alla luce di una situazione di mercato non proprio ideale. Il rallentamento in atto su quello europeo, che dovrebbe essere prioritario per la casa transalpina, sta preoccupando non poche aziende dell’automotive mondiale. E, soprattutto, delle riflessioni che potrebbero preludere ad un cambio di rotta.

Alpine A110

Basta in effetti vedere le recenti decisioni di Ford e General Motors, che hanno deciso di sospendere la produzione di modelli elettrici per fare fronte alla nuova situazione, per capire come l’annuncio sul full electric di Alpine non sembra al momento adeguato ad una incertezza sempre più diffusa. Il saldarsi tra una situazione economica resa incerta dalla guerra in Ucraina e dai tassi di interesse elevati ha infatti avuto una forte ricaduta sulla domanda di modelli elettrici.

Molti nuclei familiari, infatti, sono alle prese con il deteriorarsi dei bilanci domestici e non sono in grado di sostenere i prezzi di auto elettriche ancora troppo elevati. Senza contare che i sussidi statali per i modelli green non possono durare in eterno. La Germania ha appena concluso i suoi programmi in tal senso e altri paesi potrebbero seguirne le orme prossimamente. Mentre in Italia sono praticamente rimasti inevasi quelli riservati alla mobilità sostenibile, completamente ignorati dai consumatori. In questa situazione pensare esclusivamente ai modelli green appare un vero e proprio azzardo, anche per Alpine.

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