No elettrico, no party. Ormai è chiaro dove l’industria automobilistica si sta dirigendo nei prossimi anni e anche le Case automobilistiche più legate alla tradizione se ne sono fatte una ragione. Vale anche nel caso di Aston Martin, che nel 2024 taglierà il primo traguardo nella marcia verso una gamma completamente elettrica. Con il divieto delle vetture a combustione interna sancito dalla Commissione Europea per il 2035, le aziende devono muoversi, anche perché la concorrenza non resta a guardare.
La prima Ferrari completamente elettrica uscirà tra il 2025 e il 2026, come dichiarato di persona dall’amministratore delegato Benedetto Vigna alla stampa. Dunque, sarà il turno della connazionale Lamborghini con la sua Lanzador, prevista per il 2028. Nel frattempo, la Casa del Toro ha svelato il prototipo da cui verrà realizzato il bolide, destinato a emozionare la sua platea di clienti. Un po’ meno convinta nella transizione appare Aston Martin, la quale, attaccata alle sue storiche origini, intende procedere con cautela per evitare una “insurrezione popolare”. Ciononostante, nel listino di ciascun modello immesso sul mercato, introdurrà una versione ibrida. In certi casi, come per la DB12 e la Vantage, ciò coinciderà con il restyling, volto a mantenere inalterato il fascino.
Invece, in altri modelli, come il SUV DBX, sarà una semplice aggiunta o andrà a sostituire la proposta attualmente disponibile negli showroom. Del resto, la mossa era già stata pianificata da tempo, quindi la vera sorpresa è il tempo impiegato per raggiungere il risultato finale. Inoltre, la Casa di Gaydon darà il via nei prossimi mesi alla produzione della hypercar ibrida Valhalla, mentre i progetti relativi alla Vanquish sembrano essere stati messi da parte. Andiamo quindi a scoprire le novità Aston Martin per il 2024.
Aston Martin DB12
Fuori il vecchio, dentro il nuovo. È questa, in sintesi, la mossa adottata dall’azienda, pronta a sostituire la DB11 con un nuovo modello, una Gran Turismo, o meglio un “super tourer”, riprendendo le parole degli stessi portavoce. Fin dal primo impatto, si percepisce la mano del produttore. Bassa e larga, la carrozzeria presenta una griglia di dimensioni maggiori rispetto al predecessore, la firma luminosa evolve e gli specchietti laterali senza cornici sono di dimensioni inferiori. Inoltre, le carreggiate anteriore e posteriore crescono in larghezza. Davanti appare il logo alato, recentemente rivisto, che fa il suo debutto su una macchina di serie della compagnia. Dare il benvenuto significa anche dire addio al V12 biturbo da 5.2 litri.
L’unica opzione consiste ora in un V8 biturbo sempre da 4.0 litri da 680 CV, costruito a mano da Mercedes-AMG. Alla luce del nome assegnato, è logico immaginare l’ingresso di una tecnologia plug-in hybrid capace di superare di gran carriera i 700 CV. Gli interni continueranno ad avere materiali costosi e infinite personalizzazioni, disponibili mediante il programma Q.
Il sistema di infotainment è dotato di un touchscreen da 10,3 pollici di diagonale, compatibile in modalità wireless con Apple CarPlay e Android Auto. La navigazione integrata prevede la mappatura 3D ed è presente la nuova app per smartphone, che fornisce l’accesso a contenuti specifici e a servizi in abbonamento. Il reveal avverrà probabilmente intorno a metà del 2024 e il listino partirà da circa 185 mila sterline, circa 210 mila euro.
Aston Martin Vantage
Già dalla scorsa primavera circolano gli scatti ritraenti le Aston Martin Vantage e Vantage Roadster del 2024 nei test su strada. Le principali modifiche interessano il frontale, con modifiche alle prese d’aria e ai fari dotati di tecnologia Matrix LED, ispirati ai fasti del passato. Inoltre, cambia il cofano, che, anziché presentare la bombatura centrale, acquisisce più leggerezza ed armonia. “Una vera hooligan” per conferirle ulteriore sportività, ha dichiarato il direttore creativo Marek Reichman ad Autocar. Anticipati da alcuni avvistamenti al Nurburgring, quattro terminali di scarico caratterizzano il posteriore.
Nell’abitacolo, l’impianto di infotainment subisce un massiccio upgrade, con un display da 10.25 pollici identico a quello della DB12, compatibile sia con Android Auto sia con Apple CarPlay. Il vero fulcro dell’offerta è, comunque, rappresentato dai motori. Attingendo dalla soluzione adottata da Mercedes-AMG sulle GT S Performance di ultima generazione, i tecnici ricorrono a un otto cilindri da 4.0 litri, capace di sprigionare 665 CV e 800 Nm di coppia motrice massima, rispettivamente in crescita di 155 CV e 115 Nm rispetto alla generazione precedente. In abbinamento, opera la trasmissione automatica a otto rapporti ZF con una taratura ad hoc, in maniera da raggiungere dei picchi di prestazioni mai conseguiti prima, mentre la trazione è rigorosamente posteriore. Per uno scatto prepotente (da 0 a 96 km/h in 3,4 secondi), gli ingegneri hanno sviluppato il nuovo ALC (Adjustable Launch Control).
I prezzi non sono ancora stati comunicati. Probabilmente saliranno in modo vertiginoso, considerando l’obiettivo dell’azienda di diventare una realtà di lusso redditizia. Tenuto conto che il listino attuale parte da circa 160.000 euro, non ci stupiremmo più di tanto se si spingesse fino ai 200.000 euro.
Aston Martin DBX
Il SUV Aston Martin DBX è stato oggetto di discussioni relative alla sua motorizzazione elettrificata già da un paio d’anni, tuttavia, i tempi non erano maturi. A ogni modo, era solo questione di pazientare, di attendere l’occasione propizia, giacché il primo veicolo a ruote alte della compagnia aveva i requisiti adatti per accogliere il primo motore plug-in hybrid nella storia. Dunque, nella prima metà del 2024, lo Sport Utility farà il suo debutto sul mercato, derivato da Mercedes, con un otto cilindri biturbo che, salvo sorprese, determinerà un incremento di cavalli.
Premesso che l’attuale range di potenza va da un minimo di 550 CV a un massimo di 707 CV, così da far fronte al peso supplementare, a livello indicativo, l’entry-level ruoterà forse sui 600 CV e la top di gamma sui 750 CV. Sebbene sia stata rivista per accogliere l’unità da 707 CV, la DBX odierna ha mantenuto il cruscotto in larga parte invariato. C
ome riporta il magazine britannico Autocar, il presidente di AM, Lawrence Stroll, ha assicurato un ampio aggiornamento dell’abitacolo, con un impianto di infotainment ripreso dalla DB12. Ciò consentirebbe di ovviare a quanto in molti hanno definito una criticità, ovvero l’utilizzo del trackpad per controllare lo schermo, invece del touchscreen. Durante un incontro con gli azionisti, Stroll ha sottolineato l’importanza della DBX 707, rappresentante il 70 per cento delle vendite totali dello Sport Utility nel terzo trimestre del 2023.
La DBX ha costituito poco più della metà di tutte le immatricolazioni nello stesso periodo, a conferma della sua importanza nella gamma. Il prezzo dovrebbe subire un ritocco al rialzo: dagli attuali 220 mila euro circa, potrebbe aggirarsi intorno ai 230-240 mila euro.
Aston Martin Valhalla
Nel panorama delle hypercar, l’Aston Martin Valhalla è una delle produzioni da tenere principalmente d’occhio. In una serie di scatti pubblicati sui canali ufficiali, Aston Martin ha condiviso delle immagini della Valhalla mentre sosteneva i collaudi presso l’iconica pista di Silverstone, nel Regno Unito.
Sin dal suo debutto, sotto forma di concept RB-003 a Ginevra, i progettisti hanno lavorato incessantemente per raggiungere vette di eccellenza. Sottoposta alle cure della squadra di Formula 1, la prima AM a motore centrale adotta un propulsore “firmato” Mercedes-AMG, l’otto cilindri biturbo da 4.0 litri che raggiunge i 7.200 giri al minuto, affiancato da due moduli elettrici, uno all’anteriore e uno al posteriore, per aggiungere 201 CV, ottenendo così un totale di circa 1.000 CV. Da fermo, il bolide copre lo “zerocento” in 2,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 349 km/h. La produzione è limitata a 999 esemplari, che dovrebbero avere un prezzo di circa 750.000 euro ciascuno.