Questa possibilità era stata anticipata alcune settimane fa, ma ora è ufficiale: Audi chiude lo stabilimento di Bruxelles, dove viene prodotta la Q8 e-tron. Le vendite di questo modello non hanno soddisfatto le aspettative, motivo per cui la produzione non può assicurare il lavoro ai dipendenti della fabbrica. Continuano quindi le difficoltà per il Gruppo Volkswagen.
Audi in difficoltà: lo stabilimento di Bruxelles chiuderà nei primi mesi del 2025
La fabbrica in questione chiuderà i battenti nel corso del 2025. La casa automobilistica ha tentato anche di vendere lo stabilimento, rifiutando però tutte le richieste ottenute, poiché ritenute poco soddisfacenti. Di fatto, lo stabilimento resterà chiuso, magari in attesa di scoprire come si evolverà il mercato automobilistico nei prossimi anni. Ora il Gruppo Volkswagen si vede costretto a ridimensionare le operazioni e tagliare i costi. Lo stesso destino potrebbe toccare ad altri stabilimenti in Germania, a causa delle difficoltà del Gruppo tedesco.
Secondo quanto appreso durante una riunione straordinaria dei dipendenti dello stabilimento di Bruxelles, le linee di produzione si fermeranno il 28 febbraio 2025, quando dovrebbero essere terminati tutti gli esemplari ordinati dai clienti: ovvero 6.000 unità. Tuttavia, i sindacati locali specificano: “Per il prossimo anno erano previste 6.000 unità prodotte, dunque è probabile che lo stabilimento resterà aperto fino alla fine di aprile. Produrre 6.000 auto in otto settimane sarà impossibile”.
La Q8 e-tron, inclusa la versione Sportback, comunque, non cesserà di esistere. La sua produzione, infatti, sarà spostata in Messico, dove Audi già produce la Q5. Un altro duro colpo per l’industria automobilistica, in particolare quella europea. Le auto elettriche cinesi, anche indirettamente, continuano a colpire i produttori occidentali. Le case automobilistiche tedesche, in particolare, avevano molto mercato in Cina, ma i prezzi decisamente accessibili delle auto a batteria cinesi stanno facendo perdere clienti a brand come Audi e Mercedes, costretti a correre ai ripari. Anche applicare i dazi alle elettriche cinesi causerà danni finanziari alle case automobilistiche occidentali.